Sfide e opportunità del lusso made in Italy sono stati i temi centrali del talk che si è tenuto nei giorni scorsi nella sede di Deloitte Hong Kong. Il business dialogue «Lifestyle e luxury retail: sfide e opportunità per il posizionamento del Made in Italy nella Greater bay area e nei Paesi Asean», è stato organizzato dalla Camera di commercio italiana in Cina e della Camera di commercio italiana a Hong Kong e Macao, con il sostegno di Assocamerestero, l’associazione delle Camere di commercio italiane all’estero, e dell’Italian quality lifestyle council, oltre al patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e del Consolato generale d’Italia a Hong Kong e Macao. Massimo Ambrosetti, ambasciatore dell’Italia presso la Repubblica popolare cinese, Algernon Yau, Paolo Bazzoni e Davide De Rosa hanno tenuto il discorso di apertura del talk.
Diversi gli esperti del settore che hanno preso parte all’evento, entrato nel vivo con discorso di benvenuto Francesco Nagari, partner della della società ospitante Deloitte, e proseguito con un video di Stefania Lazzaroni, ceo di Altagamma, che ha fatto luce sulle prospettiva globali del commercio al dettaglio di beni di lusso e lifestyle. Un intervento, quello dell’amministratore delegato della Fondazione che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, che ha evidenziato la centralità del mercato cinese per il segmento luxury.
Secondo uno studio diffuso nei mesi scorsi da Pwc, nonostante i primi segnali di rallentamento mostrati dall’economia del Paese che hanno influito sull’andamento dei titoli del lusso in Borsa, il mercato cinese raggiungerà per il lusso 816 miliardi di renminbi (pari circa a 107 miliardi di euro) entro il 2025, rappresentando circa il 25% dell’intera industria a livello globale.
Gli high net worth individuals e il consumo di lusso a Hong Kong sono stati i temi affrontati nella prima tavola rotonda, moderata da Christian Foddis, Blondie Tsang, di Lane Crawford & Joyce, Gian Luca Traverso, presidente Apac di Giuseppe Zanotti e Dimitri Gouten, ceo Asia Pacific di Buccellati.
Un’analisi sulle tendenze che emergono dalle abitudini di acquisto dei consumatori del lusso, è stata invece illustrata da Luca Solca di Bernstein, intervenuto prima del secondo panel, incentrato sul design italiano in Oriente, tra localizzazione e centralizzazione dello stile. Alla tavola rotonda hanno preso parte Donado Medici, Attilio Tettamanti, Jacopo Pesavento, Fabio Rossi e Giovanni Di Salvo.
A concludere l'evento, che ha visto la partecipazione di un centinaio di ospiti, tra manager, leader del settore e esponenti di aziende italiane e cinesi, sono stati i saluti e ringraziamenti di Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero, e di Paolo Bazzoni e Davide De Rosa, che ha aggiunto: «Il business dialogue è stata un’esperienza arricchente, che ha favorito preziose informazioni sul dinamico panorama industriale all’intersezione tra i mercati della Cina e dell’Italia».
Bazzoni ha invece commentato: «È stata un’opportunità concreta e di alto livello per interagire con aziende e marchi leader sulla nostra proposta di valore come Made in Italy negli importanti e stimolanti mercati strategici, aumentando ulteriormente le opportunità e stimolando iniziative e future azioni commerciali». (riproduzione riservata)