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India e Cina tirano la crescita del fatturato della Brembo in Asia

La Repubblica popolare si conferma il terzo mercato a livello globale, dopo Germania e Stati Uniti, e segna una crescita del 30%, nonostante i rallentamenti produttivi dovuti alla politica anti Covid. In India la crescita è stata assicurata soprattutto dal mercato delle due ruote. Fatturato del gruppo a livello record, oltre 3,6 miliardi, con il nord America primo mercato a oltre 1 miliardo


02/03/2023 14:26

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Matteo Tiraboschi, presidente ceo di Brembo

India top performer, per Brembo, leader mondiale negli impianti frenanti di alto livello, nel 2022 con una crescita superiore al 40%, seguita dalla Cina che, nonostante le difficoltà del mercato interno, è cresciuta del 30%. Sono questi alcuni dei numeri che emergono dai dati del bilancio del gruppo di Curno annunciati oggi, in cui si evidenzia la performance eccellente dei principali indicatori.

Il fatturato ha toccato il massimo storico a 3,6 miliardi  in crescita del 30,7% rispetto all'anno precedente (+25,1% a parita' di cambi) con un margine operativo lordo (Ebitda) a 625,2 milioni e quindi un ebitda margin del 17,2%, che si confronta con 502,7 milioni del 2021 (18,1% dei ricavi) e segna dunque una leggera erosione della redditività, anche se i livelli restano eccezionalmente elevati per un settore e un gruppo di queste dimensioni.

 

A livello geografico, tutti i principali mercati in cui il Gruppo opera sono in aumento rispetto all'anno precedente, con le vendite in Italia (355 milioni) che crescono del 10,5%, in Germania, il primo mercato in assoluto, con 668 milioni a fine 2022, del 33,8%, in Francia del 18,5%, mentre nel Regno Unito le vendite sono state in leggero calo a -1,8%.

In Asia bene l'India, che resta tuttavia ancora un mercato secondario, con 131 milioni di fatturato, importante soprattutto per le due ruote, memtre la Cina si conferma il terzo mercato worldwide, con un fatturato di 568 milioni. Difficoltà invece in Giappone che ha chiuso a -9,6% con un fatturatto di appena 23 milioni.

Il Nord America (Usa, Canada e Messico) è cresciuto del 48,8% con vendite record superiori al miliardo di euro. Per quanto riguarda i segmenti di mercato, le applicazioni per auto aumentano del 30,5%, quelle per motocicli del 44,3% (+18,2% a parita' di perimetro di consolidamento), i veicoli commerciali del 19,2%, mentre il settore delle competizioni cresce del 23,7%.

Il 2022 ha chiuso con un utile netto di 292,8 milioni, in aumento del 35,9% rispetto all'anno precedente e i primi mesi del 2023 si sono avviati positivamente per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacita' produttiva; salvo mutazioni significative dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico.

«La strategia delineata in questi anni si sta dimostrando efficace per mantenere la competitività di Brembo ai massimi livelli, in un contesto che rimane sfidante. L'innovazione delle nostre soluzioni continua a essere incentrata su digitalizzazione e sostenibilità, due elementi chiave per la Brembo del futuro», ha spiegato il presidente esecutico del gruppo Matteo Tiraboschi, «in questa direzione va il lavoro di sviluppo del nostro innovativo sistema frenante intelligente Sensify, così come la ricerca di frontiera del Brembo Inspiration Lab in California».

A sostegno di questo percorso, lo scorso ottobre è stata annunciata l'apertura di Brembo Ventures, una nuova unità di venture capital che ha l'obiettivo di investire nelle migliori start up tecnologiche. (riproduzione riservata)


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