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L'Iva si abbassa e i marchi del lusso tagliano i prezzi in Cina

Da Louis Vuitton a Gucci, i big brand si adeguano al calo dell'imposta attuato dal governo di Pechino. I maggiori beneficiari sono i settori manifatturiero (con l’iva è passata dal 16% al 13%). Nel 2011, i beni di lusso venduti fuori dalla Cina erano circa il 68% più economici rispetto a quegli stessi prodotti venduti in Cina, ma grazie alle misure adottate nel tempo, nel 2017 la differenza si è ridotta al 16%


03/04/2019 08:54

di Tommaso Palazzi - Class Editori

gucci

I big del lusso tagliano ancora i prezzi Cina. Dal primo aprile l’ex Celeste impero ha ridotto l’iva sui prodotti del manifatturiero. Alcuni brand come Apple e Louis Vuitton stanno rivedendo i listini. Come riportato dalla stampa locale, da lunedì sul sito cinese di Apple si possono trovare gli ultimi modelli di iPhone con uno sconto di 500 yuan (circa 68 euro).

I prezzi retail suggeriti per alcune proposte a marchio Louis Vuitton o Gucci sarebbero stati ridotti del 3% circa. Un portavoce di Lvmh ha confermato l’aggiustamento dei listini e ha detto che il marchio è totalmente a sostegno del governo cinese, nel suo intento di ridurre il gap di prezzo fra Cina ed estero. Il taglio delle imposte, per fronteggiare il rallentamento economico, è stato annunciato in marzo. I maggiori beneficiari sono i settori manifatturiero (con l’Iva è passata dal 16% al 13%).

Già la scorsa estate (vedere MFF del 29 giugno), il governo di Pechino ha infatti abbassato i dazi sull’import per una media del 20,7%, nell’ottica di favorire gli acquisti nel Paese. La media della riduzione allora è stata tra il 3 e il 5%. Nel 2011, i beni di lusso venduti fuori dalla Cina erano circa il 68% più economici rispetto a quegli stessi prodotti venduti in Cina, ma grazie alle misure adottate nel tempo, nel 2017 la differenza si è ridotta al 16 per cento, e sta andando verso la convergenza con le attuali misure.


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