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La Cina traina anche le vendite di Prada, la sorpresa è il Giappone

Il gruppo fashion guidato da Andrea Guerra ha messo a segno una crescita del 22% nell'area Asia Pacifico e del 55% in Giappone, mentre l'Europa sale del 27% e le Americhe deludono. Il fatturato totale nel trimestre supera il miliardo di euro. Salgono gli investimenti


11/05/2023 18:35

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Andrea Guerra, ceo di Prada Group

«La Cina è tornata a essere uno dei motori della crescita ed è costantemente in accelerazione, continuata anche nelle ultime settimane. Stiamo vedendo anche un po' di rimbalzo dei consumatori cinesi in Europa, per cui ci aspettiamo un forte rimbalzo nella seconda metà dell'anno. Per il 2023 la nostra ambizione è segnare una crescita superiore alla media del settore», così Andrea Guerra, commentando i dati del gruppo Prada, di cui è ceo, nel primo trimestre di quest'anno, che segnano un +22,2% a/a dei ricavi, una performance che la posiziona tra le migliori del comparto.

Guerra ha ripreso i concetti sul mercato cinese espressi qualche giorno fa da Diego Della Valle, numero uno di Tod's, la cui crescita quest'anno è stata superiore al 20%. Prada a livello globale ha registrato ricavi di vendita in crescita del 22,2% a 1,0648 miliardi euro con vendite retail in crescita  del del 23,2% a/a a cambi costanti, mentre il wholesale ha segnato un +8,7%.

A livello geografico, l'Europa +27,6% ha fatto meglio dell'Asia Pacifico, ma il top performer è stato il Giappone con +55,1% mentre le Americhe hanno segnato un modesto +4,9%, cambi costanti. Tutte le categorie di prodotto della pelletteria, del ready to wear e delle calzature hanno registrato crescite a doppia cifra. I marchi Prada e Miu Miu hanno segnato una performance solida, con una notevole accelerazione per Miu Miu, che ha messo a segno un +41,9% a/a.

«La Cina ha trainato l'accelerazione decisa dell'Asia Pacifico, mentre Europa e Giappone hanno continuato a crescere», ha sottolineato Guerra, «siamo ben consapevoli di vivere in un mondo in cui la regola è l'incertezza; oggi siamo nella posizione di accelerare gli investimenti, se le condizioni resteranno favorevoli», ha aggiunto. (riproduzione riservata)


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