Mentre gli Stati Uniti, i cui confini rimangono chiusi a molti viaggiatori stranieri compresi gli europei, intendono aprire l'accesso al proprio territorio alle persone completamente vaccinate, le autorità di Pechino sono impegnate nel tentativo di controllare i focolai della variante Delta in più della metà delle province cinesi dopo aver segnalato 62 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore.
Due terzi dei nuovi casi si sono verificati nello Jiangsu, dove molti contagi sono stati collegati a lavoratori aeroportuali che sono stati infettati dopo aver pulito gli aerei in arrivo da destinazioni internazionali. Le autorità hanno emanato ampie restrizioni ai viaggi e ordinato test di massa in intere città, assieme a misure di blocco che interessano decine di milioni di cittadini.
Ieri, durante una riunione per la prevenzione e il controllo della pandemia a Pechino, il vicepremier, Sun Chunlan, ha suggerito che l'epidemia di Covid nel Paese non è ancora sotto controllo. Durante l'incontro, ha spiegato che la tendenza della pandemia "rimane incerta" e ha esortato le autorità locali a mantenere una "presa stretta" sugli sforzi di prevenzione e ad "agire con decisione" sui casi emergenti.
La diffusione della variante Delta nella Cina continentale, anche se i casi sono ancora molto pochi, per Equita Sim potrebbe portare alcune preoccupazioni su un potenziale rallentamento della spesa di lusso in questo mercato. In seguito al forte rimpatrio della spesa di lusso cinese sperimentata durante la pandemia, la Sim ha stimato che questo mercato rappresenti ora circa il 20-25% dei ricavi per i player sotto la sua copertura, con la solita eccezione di Brunello Cucinelli (11% nel 2020).
"Il governo cinese ha già dimostrato di essere in grado di gestire efficacemente il virus, quindi anche in questo caso potremmo ipotizzare che le restrizioni siano severe, ma anche molto efficaci e quindi di breve durata", ha precisato Equita, osservando che il settore del lusso continua a trattare a multipli elevati: 31,5-28,3 volte il prezzo/utile 2022-2023, quindi a premio del 95% sull'indice Stoxx 600, contro il 75-80% prima della pandemia, di conseguenza "siamo prudenti sulle valutazioni".
La Sim aveva già segnalato alcune incertezze sul secondo semestre (varianti del Covid-19, sostenibilità della crescita in Usa, rallentamento macro in Cina) e le sue stime sui ricavi delle società del lusso, infatti, non prevedono un'accelerazione, se non per driver specifici, ad esempio per Gucci o Moncler.
Equita ha così ribadito la sua preferenza per Lvmh, leader del settore, tratta a 28 volte il p/e 2023, "solo in linea coi competitor" (ricavi organici nel secondo semestre 2021/2019 +11% contro +14% nel secondo trimestre), per Kering che tratta a sconto (23,5 volte il p/e 2023) nonostante la solida performance, con un'accelerazione per Gucci nel secondo semestre (retail +16% rispetto al secondo semestre 2019 contro il +11% nel secondo trimestre 2021/2019). Moncler è un altro player su cui la Sim vede una potenziale accelerazione (secondo semestre 2021/2019 retail +20% contro -4% nel secondo trimestre) per la specifica stagionalità e il diverso timing del lancio di Genius, ma il titolo tratta già in linea coi peers (29,1 volte il p/e 2023). (riproduzione riservata)