La bolognese Marzocchi Pompe scommette sulla ripresa in Cina. Il ceo Gabriele Bonfiglioli ha annunciato l’avvio della società di diritto cinese Marzocchi Symbridge Hydraulic (Shangai) Co. Ltd, in joint-venture con un partner locale, con l’obiettivo di aumentare la penetrazione commerciale in Cina, con particolare riferimento ai prodotti del proprio core business.
Marzocchi Pompe è specializzata nella produzione e commercializzazione di pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazioni. La jv partecipata al 45% da Marzocchi Pompe ed al 55% da Symbridge, storico partner commerciale in Cina di Marzocchi, si pone l’obiettivo di accelerare il percorso di espansione in questo mercato e cogliere i segnali di crescita che quel Paese sta dimostrando in questa fase, facendo leva sul proprio know-how e sulla conoscenza del mercato locale da parte del partner.
«Questo progetto, al quale abbiamo lavorato insieme con Symbridge, ci consentirà di cogliere le tante opportunità che il mercato cinese sta dimostrando: la Cina, in questo momento uno dei pochi Paesi al mondo con il pil in crescita, rappresenta un mercato chiave per Marzocchi Pompe, nel quale da oltre 25 anni i nostri prodotti sono fortemente apprezzati, perché sinonimo di elevate performance», ha detto Bonfiglioli, in azienda dal 1992 nel Gruppo Marzocchi come Responsabile Qualità, poi dal 2003 direttore operativo e membro del cda della Marzocchi spa, società del gruppo attiva nella produzione di sospensioni per moto e dal 2018 è stato nominato ceo di Marzocchi Pompe.
«La quota relativa alle pompe rotative all’interno del mercato del Fluid Power in Cina viene stimata in circa 0.6 billion euro. Il potenziale è quindi enorme e perciò ci aspettiamo che questa operazione possa essere per noi un importante driver di crescita», ha spiegato il manager.
Per essere operativi prima possibile la società sta già lavorando per dotarsi di una struttura di vendita madrelingua, e per costituire un magazzino di pompe pronte per la consegna, una soluzione che ci consentirà di accelerare i tempi di reazione, come già sperimentato con successo nella consociata Marzocchi USA.
«La nuova jv ci permetterà inoltre di fornire supporto tecnico in loco, il che per noi rappresenta da sempre uno dei fattori critici di successo per promuovere le vendite dei nostri prodotti», ha aggiunto il manager.
Finora la produzione era realizzata interamente in Italia nelle due sedi di Casalecchio di Reno (BO) e Zola Predosa (BO). Marzocchi Pompe è presente in oltre 50 Paesi attraverso un network distributivo internazionale.
«Il 2020 era partito sotto buoni auspici, con il settore automotive in crescita nel primo bimestre rispetto allo stesso periodo del 2019, ma i risultati del primo semestre risentono ovviamente della pandemia Covid-19, che come ben sappiamo ha avuto un impatto devastante su tutte le economie mondiali», ha concluso, «in questo difficile contesto, abbiamo continuato a portare avanti con immutata e forte determinazione il nostro programma di sviluppo e di penetrazione commerciale, mirato ad una crescita organica su tutte le linee di business».
I ricavi netti al 30 giugno 2020 ammontavano a 15,6 milioni, in calo del 26,2% rispetto a 21,1 milioni al 30 giugno 2019, in linea con i valori del settore che emergono dalle analisi congiunturali realizzate dalle associazioni di categoria. Il calo dei ricavi per linea e` del -24% sul core business (a 11,6 milioni) e del -32% sull’automotive (a 4 milioni).
Il risultato netto, nel primo semestre, è stato negativo per 0,9 milioni, rispetto ad un utile di 0,8 milioni al 30 giugno 2019 nonostante la riduzione degli oneri finanziari derivante dalla rinegoziazione del debito avvenuta nel 2019 che vale -0.2 milioni, equivalente ad un calo del 55%. (riproduzione riservata)