Cresce l’export della moda e dell’accessorio made in Italy verso la Cina. Nel primo semestre 2023 le esportazioni del settore sono aumentate del 15%, superando nei sei mesi il valore di 2 miliardi di euro. In questo contesto è significativa la partecipazione di Confindustria moda, rappresentata dal vice presidente di Assopellettieri, Riccardo Braccialini, al Global apparel conference 2023 – Together for a shared future, il primo evento ufficiale per il settore voluto dal governo cinese dopo il periodo post pandemico. Gli incontri, organizzati dal Ministero della scienza e della tecnologia cinese, si terranno dal 16 al 18 novembre nella città di Humen e saranno dedicati alla moda, alla sostenibilità e all’innovazione.
«Siamo orgogliosi di partecipare come federazione a questa iniziativa di rilievo globale. Gli interventi delle associazioni confederate a Confindustria moda saranno un contributo concreto, in grado di portare lustro a tutta l’industria della moda e dell’accessorio, in un mercato in cui nostro export è tornato a crescere in maniera importante», ha commentato il presidente di Confindustria moda, Ercole Botto Poala. «La sostenibilità è una delle grandi sfide che stiamo affrontando, che sarà centrale anche in termini di crescita internazionale. Per riuscire ad affrontarla bisogna adottare un approccio di sistema, che unisca in questa transizione le forze di tutte le realtà confederate. La risposta alle grandi sfide che attendono il nostro settore è quella dell’unità, unica via per mantenere anche il nostro prestigio globale».
Confindustria moda porta dunque in Cina l’expertise delle aziende tricolore su sostenibilità e innovazione. Lo scopo è quello di potenziare le sinergie fra i due Paesi, per studiare nuove strategie e nuove alleanze che consentano sviluppi sul tema dell’eco-sostenibilità del prodotto e della materia prima. (riproduzione riservata)