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Monnalisa ambisce ai consumatori asiatici aprendo a Guam

L’isola nel Pacifico opera in regime duty free. Il brand aretino continua l'espansione retail. Nel 2018 ha investito 7,6 milioni di euro con l'apertura di 14 punti vendita diretti negli Stati Uniti, in Cina, a Hong Kon, in Russia, in Brasile nel Regno Unito e in Italia. Il fatturato è stato 51,1 milioni di euro, in crescita del 7% per quasi il 70% realizzati all'estero.


02/05/2019 17:55

di Mauro Romano - Class Editori

Monnalisa apre a Guam
Piero Iacomoni

Monnalisa sbarca a Guam. Il brand aretino di moda junior alto di gamma, continua nell'espansione retail. Per la società fondata da Pietro Iacomoni è la volta della Micronesia, dove ha aperto un punto vendita di 110 metri quadrati all’interno del “The Plaza” Shopping Centre, annesso al prestigioso Outrigger Guam Resort. Lo spazio è caratterizzato da pavimenti con bouquet floreali, pareti rivestite in tessuto rosa e mobili laccati panna.

L’isola di Guam, nel Pacifico, opera  in regime duty free,  pertanto è meta dello shopping del lusso proveniente dall’Asia, soprattutto da Giappone, Corea e Cina, sottolinea il gruppo. “Questa apertura, in un angolo di mondo lontanissimo eppure geograficamente strategico, aggiunge una bandiera importante alla mappa dei negozi diretti già avviati negli Usa, da New York a Los Angeles, da Miami a Philadelphia”, ha commentato Francesco Furlan, Retail Manager di Monnalisa.


Quotata su listino AIM dal 12 luglio 2018, la società fondata da Pietro Iacomoni è distribuita oggi in oltre 60 Paesi, con flagship store diretti, all’interno dei principali department store e in oltre 750 punti vendita multibrand. Nel 2018 l’azienda ha registrato un fatturato di 51,1 milioni di euro, in crescita del 7% a cambi correnti (+9% a cambi costanti), per quasi il 70% realizzati all'estero.

L'ebitda adjusted è stato pari a 7,3 milioni di euro, in linea col 2017. L'utile netto si è attestato sui 1,3 milioni. L'ultimo anno è stato contraddistinto dall'apertura di 14 punti vendita diretti negli Stati Uniti, in Cina, a Hong Kon, in Russia, in Brasile nel Regno Unito e in Italia. Complessivamente sono stati investiti 7,6 milioni di euro.  

Secondo l'amministratore delegato Christian Simoni il 2019 dovrà essere affrontato "in modo ancor più strutturato le complessità del mercato e il grande sviluppo retail che stiamo sostenendo. L'integrazione online-offline e la multicanalità sono per noi una priorità. Per rafforzarla e valorizzarla, abbiamo messo due persone di grande competenza a presidio delle aree importanti del direct to consumer, il retail e il digital".


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