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Numeri record per la meccatronica italiana grazie all'export

La Cina si conferma il terzo mercato per le esportazioni di macchine utensili e robot segnando un +26% nel 2023 sull'anno precedente con 286 milioni di valore assoluto, alle spalle di Stati Uniti e Germania. Per il 2024 le aspettative non sono altrettanto positive, soprattutto per la debolezza della domanda interna


11/07/2024 17:41

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Barbara Colombo, presidente di Ucimu

Record per la meccatronica italiana nel mondo nel 2023, con una quota di export salita di 8 punti percentuali al 55% delle vendite. I dati dell'Ucimu-Sistemi per produrre, che tengono conto delle industrie produttrici di macchine utensili, robot e automazione, certificano che l'anno scorso  sia produzione che export hanno raggiunto il massimo di sempre, con 7,6 miliardi di produzione, ma che quest'anno si attende un calo moderato dovuto soprattutto alla debolezza della domanda interna. 

Con un aumento del 26% sull'anno precedente, la Cina si è confermata uno dei principali mercati per l'esportazione, subito dopo Stati Uniti e Germania, ma davanti alla Francia.

Quest'anno al trend positivo dell'export si contrappone la riduzione delle consegne sul mercato interno che risentono della debolezza della domanda domestica. D'altra parte, il rallentamento della raccolta ordini nella prima parte dell'anno è frutto dell'incertezza del contesto sia in Italia che all'estero, ha specificato la presidente di Ucimu, Barbara Colombo, ceo di FICEP spa l'azienda di famiglia alla terza generazione, leader nel settore della produzione di macchine utensili per lavorare i profili di acciaio e la lamiera e per lo stampaggio a caldo.

Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro studi & cultura di impresa dell'associazione, nel 2023, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione ha segnato un nuovo record, attestandosi a 7,615 miliardi di euro, per un incremento del 4,6% rispetto al 2022. Il risultato è stato determinato esclusivamente dall'ottimo riscontro raccolto sul mercato estero: le esportazioni hanno raggiunto il valore record di 4,223 miliardi di euro, pari al 21,8% in più rispetto al 2022.

Il consumo è calato, del 7,8%, a 5,816 miliardi, penalizzando le consegne dei costruttori italiani scese, dell'11%, a 3,392 miliardidi euro, e le importazioni, risultate in calo, del 3%, a 2,425 miliardi di euro. Il rapporto export su produzione è tornato a crescere passando, dal 47,6% del 2022, al 55,5% del 2023.

Nel 2023, principali mercati di sbocco dell'offerta italiana sono risultati: Stati Uniti (567 milioni, +17,5%), Germania (359 milioni, +17,2%), Cina (286 milioni, +26,6%), Francia (247 milioni, +28,2%), Polonia (215 milioni, +14,5%), Turchia (211 milioni, +70,9%), Messico (195 milioni, +133,1%), Spagna (130 milioni, +9,4%), India (117 milioni, +77%), Regno Unito (85 milioni, +44,1%).

Ancora elevato il livello di utilizzo della capacità produttiva, la cui media annua è di poco diminuita, passando dall'86,6% del 2022 all'86,2% del 2023. In lieve calo anche il carnet ordini, che si è attestato a 7,3 mesi di produzione assicurata, contro gli 8 dell'anno precedente. Il fatturato di settore ha raggiunto la cifra di 11,012 miliardi di euro. (riproduzione riservata)


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