L'elettrico, e in particolare le vendite sul mercato cinese (+68%), hanno mitigato l'anno più buio degli ultimi 10 per il gruppo Volkswagen che ha chiuso il 2022 con un calo delle vendite del 7% a 8,3 milioni di veicoli.
A pesare i rallentamenti produttivi per la crisi delle forniture e i lockdown in Cina per Covid. Nonostante il recupero delle vendite nel secondo semestre (+12%), Volkswagen non è riuscita a compensare il -22% registrato nei primi sei mesi dell'anno e si posiziona per il terzo anno consecutivo al secondo posto fra i costruttori globali dietro Toyota.
In crescita le vendite di auto elettriche +26% a 572.100 unità, con una quota di Bev che sale al 6,9 (5,1% nel 2021), trainate da ID.4 e ID.5 (193mila unità). L'incremento di vendite più marcato (+68%) si registra in Cina che avvicina il gruppo tedesco all'obiettivo di arrivare nel 2023 all'11% del totale, al 20% nel 2025 e al 50% nel 2030. Nel 2022 Volkswagen si conferma leader del mercato Bev in Europa e quarto negli Stati Uniti.
A livello di brand, tengono quelli premium, Porsche (consegne +3% a 309.900), Lamborghini (+10% a 9.233), Bentley (+4% 15.174) ad eccezione di Audi (-4% a 1,6 mln). In evidenza anche Cupra (+93% a 152.900). In calo gli altri brand, dal -7% di Volkswagen al -41% di Seat.
Per il 2023, il portafoglio ordini complessivo del gruppo rimane "elevato": nella sola Europa è di 1,8 milioni di veicoli, di cui 310.000 Bev.
«Nel 2022 i nostri Brand hanno registrato una buona performance, in un contesto molto difficile. Sono particolarmente soddisfatta che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, cioè una quota intorno al 7-8% per i veicoli 100% elettrici. Il portafoglio ordini ci dà fiducia per il 2023, nonostante l'indebolimento della congiuntura economica e le persistenti difficoltà di approvvigionamento, situazioni che dovrebbero progressivamente migliorare nel corso dell'anno», ha detto Hildegard Wortmann, responsabile vendite del gruppo Volkswagen. (riproduzione riservata)