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Stellantis potrebbe produrre auto elettriche cinesi in Italia

Lo ha detto Carlos Tavares, ceo di Stellantis, presentando conti record per l'anno 2023, sostenuti dall'andamento del mercato europeo e americano. Irrilevante invece la presenza del gruppo italo-francese in India, mercato in forte crescita, e in Cina, primo mercato automobilistico al mondo


15/02/2024 15:31

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Carlos Tavares, ceo di Stellantis

Sull'avanzata dei costruttori cinesi in Europa, Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha spiegato che la partnership con la cinese Leapmotor dà un importante margine di manovra nel mercato europeo e non ha escluso la possibilità che gli impianti italiani arrivino a produrre auto del partner.

«Se manteniamo un tasso di crescita del 10% arriviamo all'obiettivo di 1 milione di auto, ma se invitiamo altri produttori cinesi a produrre in Europa, come può aiutarci questo?»,  si è chiesto Tavares, presentando i risultati 2023 del gruppo, che ha segnato cifre record.

In questo contesto, lavorare con Leapmotor è stata per il gruppo una «importante mossa strategica che ci permette di controllare le attività di Leapmotor fuori dalla Cina». E «se avessimo l'opportunità, perché economicamente vantaggiosa, di produrre auto per Leapmotor in Italia lo faremmo. In questo modo porteremmo le auto a marchio Leapmotor in Europa da una società che controlliamo», ha aggiunto il manager.

Stellantis ha recentemente acquisito il 21% di Leapmotor e ha il controllo della jv per produrre e vendere veicoli Leapmotor fuori dalla Cina, che resta, tuttavia, un mercato assolutamente marginale per il costruttore italo-francese. Nel 2023 la Cina ha pesato per appena lo 0,3% in rapporto alle auto prodotte, in valore assoluto 65 mila unità contro le 92 mila vendute nel 2022, per un totale di poco più di 1,5 miliardi di euro, in calo del 34% sull'anno prima.

L'Estremo Oriente, con India e Cina, sono stati i mercati che per Stellantis hanno performato peggio nel 2023, che invece a livello di gruppo si è chiuso con ricavi netti in crescita del 6% a 189,5 miliardi di euro, mentre l'utile netto è aumentato dell'11% a 18,6 miliardi e il risultato operativo rettificato segna un incremento dell'1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Il flusso di cassa industriale netto del gruppo nel 2023 si è attestato a 12,9 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto al 2022, e sul piano patrimoniale il gruppo segnala 61,1 miliardi di euro di liquidità industriale disponibile.

«I risultati record annunciati oggi sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024», ha chiosato Tavares, «grazie alla flessibilita' delle nostre tecnologie e alla roadmap stabilita in termini di prodotto siamo pronti ad affrontare i vari scenari che potrebbero presentarsi, continuando a realizzare gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030».

Nel corso dell'anno le vendite globali di auto elettriche (bev) del gruppo sono aumentate del 21% e quelle dei Lev (low emission vehicles) del 27%. Negli Stati Uniti, in particolare, i Phev si posizionano al primo posto e i Lev al secondo. In tutto il Nord America le spedizioni sono aumentate del 2% nel 2023, soprattutto grazie ai maggiori volumi di Jeep Grand Cherokee, Dodge Hornet e Charger, e Ram ProMaster, con ricavi in aumento dell'1% su base annua.

Per sostenere la crescita e la spinta all'elettrificazione, nel 2024 saranno lanciati altri 18 Bev in Nord America, per un totale di 48 modelli disponibili entro la fine del 2024.

Nell'area Enlarged Europe, le consegne del 2023 sono cresciute del 7%, trainate da Fiat Ducato, Jeep Avenger, Opel Astra, Peugeot 2008 e Alfa Romeo Tonale, spingendo i ricavi in aumento del 5% anno su anno. Per Medio Oriente e Africa Stellantis indica una crescita delle spedizioni consolidate del 57% trainate dall'aumento dei volumi di Fiat Doblo Cargo, Fiat Tipo, Citroen C4 X, Peugeot 408 e Fiat Ducato, con un incremento dei ricavi del 64%, mentre in Sud America le consegne sono aumentate del 2% e le entrate del 3%, sostenuti da Fiat Fastback, Citroen C3, Fiat Cronos, Ram Rampage, e Peugeot 208. (riproduzione riservata)


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