Burberry, il brand del lusso inglese, è riuscita a mettere a segno una forte crescita nei mercati strategici nonostante le chiusure intermittenti che hanno segnato il trimestre marzo-giugno. In particolare Cina e Corea, in crescita rispettivamente del 55% e del 90% rispetto allo stesso trimestre 2020 hanno segnato delle super performance, soprattutto considerando che in media l’11% delle boutique è stato chiuso durante il periodo, e che come ha commentato la casa di moda i risultati di Europa e gran parte dell’Asia «sono ancora pesantemente impattati dal significativo declino del traffico turistico».

Per Burberry è stato, quindi, «un inizio eccellente» per l’anno fiscale 2021, che ha superato i livelli pre-Covid. La maison britannica sarebbe infatti riuscita da una parte ad attrarre consumatori luxury nuovi e più giovani, dall’altra a crescere nelle categorie chiave per la casa di moda, leather goods e outerwear in particolare, i cui ricavi sono più che raddoppiati rispetto all’anno scorso. 

«Con l'azienda saldamente impostata su un percorso di crescita e accelerazione, siamo fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi a medio termine», ha affermato l'amministratore delegato, Marco Gobbetti, che da settembre sarà il nuovo ceo di Ferragamo.

I ricavi retail sono saliti dai 257 milioni di sterline dell’anno scorso a 479 milioni. Rispetto allo stesso periodo 2020 le vendite comparables hanno visto un +90%, ma il dato mostra un trend positivo anche rispetto alla situazione pre-Covid con un +1% rispetto al 2019. Ancora maggiore il recupero delle vendite full-price, che hanno segnato un aumento del 26% sul trimestre 2019, mentre quelle digital sono più che raddoppiate.

In termini di attività, durante il trimestre Burberry ha lanciato una nuova campagna incentrata sul nuovo modello di handbag Olympia con Kendall Jenner come protagonista. In giugno è stata poi lanciata la collezione maschile s-s 2022, ed è stato inaugurato il primo flagship che presenta il nuovo concept retail. (riproduzione riservata)