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Tesla, BYD e GM: si fa più serrata la guerra per l'auto elettrica in Cina

In un mercato dove la quota dell'elettrico, full o ibrido, ha raggiunto quasi il 30%, e che è cresciuto del 29% rispetto all'anno scorso, il brand cinese di Shenzhen, finanziato anche da Warren Buffet, ha la migliore quota di mercato, ma Tesla, che produce a Shanghai, incalza. GM tenta ora la rimonta


08/09/2022 18:20

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Wuang Chuanfu, ceo di BYD

Mentre sale la competizione tra Tesla e Byd per accaparrarsi quote del mercato dell'auto elettrica in Cina, GM ha annunciato un piano strategico per contrastare le perdite di quote nel mercato del Dragone, dove ormai l'elettrico sfiora il 30% del mercato, e tornare tra i grandi.

La competizione tra Tesla e Byd vede, al momento, prevalere quest'ultima nonostante in agosto le vendite di Tesla siano state da record. Le auto uscite dal gigafactory di Shanghai, dove sono state potenziate le linee di assemblaggio del Model 3 e Model Y per arrivare a 750 mila vetture l'anno, sono state circa 77.000, quasi triplicate rispetto a luglio e in aumento del 74% rispetto a un anno fa, secondo i dati pubblicati dalla China Passenger Car Association. Più di 42.000 di queste consegne rappresentano esportazioni, ha precisato l'associazione.

Tuttavia va considerato che in luglio Tesla aveva fermato gli impianti per potenziare le linee di montaggio, dopo le ingenti perdite di produzione registrate ad aprile a causa di rigidi lockdown a Shanghai.

Ad agosto Tesla ha conquistato circa il 12% del mercato all'ingrosso delle vetture a nuova energia in Cina, restando alle spalle del 16% di Byd. Un tempo l'azienda di Musk dominava il mercato asiatico dei veicoli elettrici, ma ha perso terreno a favore di Byd, società con sede a Shenzhen e sostenuta finanziariamente da Warren Buffett, che produce diversi modelli elettrici a batteria e ibridi plug-in molto popolari.

In agosto il mercato cinese delle autovetture ha mantenuto la sua crescita con 1,87 milioni di auto vendute al dettaglio, con un aumento del 29% rispetto all'anno precedente e del 3% rispetto a luglio. Di tutti i veicoli prodotti in Cina, oltre il 30% erano auto elettriche o ibride plug-in.

Secondo il settimanale americano Barron's, il piano di GM per riconquistare quote di mercato in Cina è basato su un modello di vendita diretta al consumatore cinese. La nuova iniziativa, che prenderà il nome di 'Durant Guild', in onore del cofondatore di GM, riguarderà probabilmente le auto di fascia alta prodotte negli Stati Uniti ed esportate nel Paese.

General Motors, assieme con i suoi partner in joint venture, ha venduto circa 2,9 milioni di veicoli in Cina nel 2021, conquistando circa l'11,2% del mercato, ma dai 4 milioni venduti nel 2017, l'anno scorso le consegne sono scese a 3,1 milioni di unità.

I nuovi sforzi potrebbero essere stati ideati per arginare la perdita di quote di mercato registrata negli anni, legata principalmente ai veicoli elettrici e alla competizione locale. (riproduzione riservata)


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