La divisione cinese di Volkswagen e le sue joint venture locali intendono effettuare un investimento nella mobilita' elettrica in Cina di circa 15 miliardi di euro entro il 2024, quasi la metà dei 33 miliardi che la casa di Volksburg ha programmato di investire nella mobilità elettrica in tutto il mondo.
In Cina, Volkswagen punta a produrre 15 modelli di diversi brand entro il 2025, data entro la quale l'azienda prevede che il 35% dei modelli del portafoglio locale sia costituito da versioni interamente elettriche. Le joint venture coinvolte in questo progetto sono Saic-Volkswagen, Faw-Volkswag e Jac Volkswagen.
Oggi la casa tedesca ha comunicato il target annuale sugli utili operativi per il 2020 nel corso dell'assemblea generale, annunciando anche che si aspetta un risultato nettamente al di sotto della performance dello scorso anno, ma comunque positivo. Per il mese di settembre, la societa' ha stimato che le consegne e la ricezione degli ordini superino i dati dello stesso mese dello scorso anno.
La tendenza al rialzo dovrebbe caratterizzare anche la restante parte dell'anno, con il secondo semestre che continua a mostrare una ripresa. In Cina in particolare, nei primi 8 mesi, la contrazione delle vendite è stata dell'11,5%, mentre in Europa Occidentale del 30,9% e 21,5% a livello globale.
Herbert Diess, ceo di VW, ha detto di prevedere che oltre la meta' delle Porsche prodotte nei prossimi anni sara' elettrica e che la crescita del mercato cinese dei prossimi 10 anni sara' principalmente legata alla mobilita' elettrica.
Anche Toyota Motor, l'altro grande produttore mondiale di auto, ha comunicato i dati di vendita di agosto che hanno registrato un calo del 12% su base annua, trascinati dalle performance negli Stati Uniti e in Giappone, del 23% e dell'11% risperttivamente, mentre nella Grande Cina, comprese le regioni di Hong Kong e Macao, l'incremento è stato del 27% grazie soprattutto a eventi promozionali durante i motor show.
Nel complesso, la produzione internazionale del gruppo e' diminuita dell'11% rispetto ad agosto dello scorso anno, attestandosi a quota 722.934 unita'. Al contrario, produzione e' aumentata del 15% in Cina, ma ha mostrato un calo del 12% in Giappone. (riproduzione riservata)