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Azienda Minerario

Corsa alla bauxite, l'oro rosso della Guinea che fa concorrenza a Cina e Australia

Nel 2018 la produzione annuale della roccia, prima fonte per produrre alluminio, ha raggiunto le 65 milioni di tonnellate. Il consorzio Stm tra Winning Shipping e Shangdong Weiqia, ha investito 1,5 miliardi di dollari e siglato accordi per 3 miliardi.


08/02/2019 08:45

di Angelica Ratti - Class Editori

Corsa all'oro rosso delle Guinea

In Guinea, la Cina fa man bassa sulla bauxite, roccia che costituisce la principale fonte per la produzione dell'alluminio. E' l' "oro rosso" del quale il paese africano è diventato il terzo produttore mondiale. Dalla Guinea viene caricata sui vettori per trasportarla in Cina, di gran lunga il più grande produttore e il più grande consumatore di alluminio del mondo. La prima compagnia mineraria del paese, Smb, è diretta da un francese ma inquadrata e cofinanziata da dei cinesi. Nel piccolo porto di Kamsar è stato inaugurato, a fine novembre, il centro operativo alla presenza del presidente Alpha Condé. Nella sala di controllo, una dozzina di operatori asiatici seguono il via vai del traffico fluviale e marittimo. Una quindicina di navi attraccano tutti i mesi nell'immenso porto di Yantai, in Cina, con i suoi 25 chilometri di banchina. 

Nel porto di Nunez, in Guinea, i colori differenziano le barche da pesca, le chiatte e le grandi imbarcazioni al largo della costa, ha detto a Le Figaro, il responsbile Li Wenjun. Chiatte risalgono il fiume continuamente verso i porti minerari di Dapilon e Katougouma. Altre imbarcazioni trainano i rimorchiatori appesantiti da migliaia di tonnellate di bauxite fino alle gru installate in mare aperto, dove viene caricata sui vettori per essere trasportata in Cina, nel porto di Yantai. La torre di controllo permette di seguire in tempo reale tutte le operazioni di carico delle merci e regolare il traffico per evitare incidenti. Questione cruciale dal momento che la Guinea non ha una autorità marittima. E spesso i pescatori non rispettano il perimetro lungo le rive e sconfinano negli spazi di navigazione del porto.

 Il traffico da due anni ha subito un enorme incremento con la crescita del consorzio minerario Smb (società mineraria di Boke) che associa un armatore asiatico, Winning Shipping di Singapore, principale trasportatore di bauxite in Cina, il cinese Shandong Weiqia,grosso produttore di alluminio che fattura 45 miliardi di dollari l'anno e una società di trasporto e di logistica, la guineiana-libanese Ums. Nel 2018 hanno largamente superato la compagnia nazionale, la Cbg e la russa Rusal, i due principali operatori in Guinea, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Prima nessuno aveva pensato ai trasporti fluviali e noi abbiamo costruito due porti ha spiegato a Le Figaro Frédéric Bouzigues, direttore generale di Smb. Orignario di Nizza, Bouzigues è in Guinea da 20 anni, e sottoliena l'associazione inedita di Smb tra operatori della logistica senza una miniera. Tuttavia, in tre anni sono diventati uno dei leader della bauxite nel mondo. E la piccola Guinea è passata da una produzione annuale stabile di 15 milioni di tonnellate a qualcosa come 65 milioni nel 2018, arrivando a dare del tu al tandem di testa, composto da Cina e Australia. Il settore ha trainato la crescita del paese (+10,5% nel 2016 e +18,3% nel 2017), secondo quanto ha riportato Le Figaro, dopo la grave epidemia di Ebola.

 Il consorzio ha beneficiato di una revisione dei permessi di sfruttamento dopo l'arrivo al potere nel 2010 di Alpha Condé, una moratoria in Malesia nel 2015 per limitare l'impatto sull'ambiente e un embargo in Indonesia sulle esportazioni. Infine, un partenariato con Alliance minière responsable (Amr), startup francese che ha ottenuto il permesso di sfrutamento nel 2014, che ha favorito la bauxite della Guinea.

 Strade, ponti, porti, basi, strade, Smb ha investito 1,5 miliardi di dollari nella regione di Boké con efetti sull'occupazione. E ha siglato accordi con lo Stato per altri 3 miliardi.


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