Benedetta Cina, per i grandi brand globali, dall'elettronica alla moda, all'automotive (elettrico). Si susseguono, infatti, gli annunci dell'ottimo andamento delle vendite nel mercato del Dragone nell'ultimo trimestre dell'anno passato. Oggi a fare il boom sono i risultati della Apple, che grazie alla performance in Cina, ha realizzato l'utile trimestrale più alto della sua storia tra ottobre e dicembre scorsi, 28,8 miliardi di dollari (+29%), mentre i ricavi sono saliti a 111,4 miliardi di dollari, in crescita del 21%.
In Cina, comprese Hong Kong e Taiwan, i ricavi della Apple sono aumentati del 57% a 21,3 miliardi grazie alla forte domanda di iPhone 5g.
Secondo il numero uno Tim Cook la ripresa delle vendite nel gigante asiatico, che si è estesa anche a iPads, Mac e altri prodotti, dimostra che il Paese sta uscendo dalla crisi della pandemia. La Cina dimostra che è "in qualche modo oltre il Covid, sono in fase di ripresa" ha detto Cook.
I ricavi delle cinque divisioni di prodotto del gruppo hi tech di Cupertino hanno segnato crescite a due cifre trainati dal più 41 per cento degli iPad e il 30% della divisione "wearables", che comprende gli AirPods e l'Apple Watch. L'iPhone, con un aumento delle vendite del 17% a 65,6 miliardi di dollari, il 59% del fatturato totale, segna la crescita più lenta, frenata dal ritardo, non in Cina, del lancio dei nuovi modelli 5g.
A tenere alta la bandiera dell'Italia in Cina è, oggi, il marchio Tod's che fa capo alla famiglia Della Valle. L'azienda ha annunciato che il dato delle vendite nella Cina continentale hanno registrato una solida crescita a doppia cifra, in progressiva accelerazione, mentre i risultati di Europa e Usa sono stati impattati dalle chiusure imposte dai lockdown e dallo scarsissimo traffico anche durante i periodi di apertura, data l'assenza degli acquisti dei turisti.
Il gruppo marchigiano ha, quindi, registrato una perdita di fatturato nel 2020 del 30%, a 637 milioni di euro.
Anche gli americani di Vf corp, a cui fanno capo brand del sistema fashion, Vans, The North Face e Timberland, hanno annunciato che le vendite dell'ultimo trimestre 2020 sono state trainate dal mercato cinese, dove i ricavi sono saliti del 18%, mentre nel resto del mondo il fatturato è sceso del 6% a 2,97 miliardi di dollari, calo ridotto rispetto al -30% del primo semestre. Nello stesso periodo gli utili del gruppo americano sono scesi del 25%.