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Fenomeno Duisburg, ecco come crescere con la Cina

Anche nel 2018 il traffico container nel primo porto fluviale del continente ha raggiunto livelli record nonostante la crisi dei commerci internazionali. Il motivo sta nei traffici con la Cina legati alla Belt & Road Initiative: l'anno scorso l'interscambio sino-tedesco ha raggiunto 183 miliardi di dollari. Il ruolo delle ferrovie cinesi. Sarà possibile intaccare questo primato?


15/03/2019 11:21

di Class Editori - Xinhua/Ceis

duisburg
Il terminal container di Duisburg

Nonostante la stagnazione del commercio internazionale, il porto fluviale tedesco di Duisburg, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, ha registrato flussi record per 4,1 milioni di Teu, nel 2018. La performance è attribuita dai gestori del porto in larga parte sia allo stretto interscambio commerciale che unisce Germania e Cina, che all'iniziativa Belt and Road (Bri): il porto si sta infatti affermando come il più importante hub di distribuzione merci d'Europa, attivo nel contesto dell'operazione di China Railway Express (CR Express).

Secondo il Gacc, l'amministrazione generale cinese delle dogane, nel 2018 il volume degli scambi bilaterali tra i due paesi ha raggiunto i 183,88 miliardi di dollari in valore, con una crescita del 9,4% su base annua e rendendo la Cina il principale partner commerciale della Germania per tre anni consecutivi.

Xu Jun, alto rappresentante esecutivo della NRW.INVEST Cina/Nanjing, ha dichiarato in un'intervista con China Business News (CBN) che l'area della Renania Settentrionale-Vestfalia produce il 13% delle esportazioni tedesche verso la Cina, mentre riceve il 26,2% delle importazioni provenienti dal Dragone, dunque uno snodo molto importante della sezione europea della Bri.

Duisburg è stata, a suo tempo, un importante centro della produzione di carbone e acciaio è ha subito in pieno gli effetti della recessione che ha interessato l'industria pesante tra gli anni ottanta e gli anni novanta. Nel momento di maggior declino per la città, una percentuale di disoccupazione di molto al di sopra alla media nazionale (10%) aveva spintoi fino al 20% della sua popolazione a emigrare.

Ma la situazione è cambiata drasticamente quando la Cina ha inaugurato la prima linea ferroviaria CR Express vero l'Europa (la Chongqing-Xinjiang-Europe Railway) nel marzo 2011, scegiendo Duisburg come capolinea. Alla fine del 2018, la città ha accolto l'80% del totale di quasi 13 mila treni merci transitati tra la Repubblica Popolare e l'Unione europea.

Secondo il Gacc, durante i primi sette mesi del 2018 le esportazioni cinesi verso i paesi e le regioni della Bri hanno totalizzato 4,57 trilioni di yuan (circa 601 miliardi di euro), in aumento dell'11,3%. Nello stesso anno CR Express ha anche gestito un numero di treni pari al totale di tutti e sette gli anni precedenti messi insieme.

Jiangsu Baiyangwan Port Operation Co., Ltd. è un operatore portuale di proprietà della Suzhou Newcity Investment and Development Co., Ltd. (Suzhou Newcity) con sede nel centro logistico delle ferrovie internazionali di Jiangsu (Suzhou). Jin Xiaofei, vice direttore generale di Suzhou Newcity, ha dichiarato in un'intervista per la  Cbn che il trasporto via treno, essendo più veloce e più economico di quello via nave, costituisce il miglior vettore per merci non deperibili ma comunque influenzate dal fattore tempo.

La linea ferroviaria merci Suzhou-Manzhouli-Europe rappresenta un importante canale commerciale verso oriente della CR Express, usato prevalentemente per l’esportazione di beni di elettronica prodotti a Jiangsu (Cina orientale) e in alcune province meridionali verso la Germania e, tra gli altri, la Polonia e la Repubblica Ceca. La stessa tratta è usata per l’importazione di equipaggiamento, accessori e componenti auto dalla Germania. Secondo Jin, ci vogliono soltanto 19 giorni perché il treno porti la merce da Suzhou Amburgo e a Duisburg.

In particolare, sia Amburgo e Duisburg quanto Varsavia, in Polonia, sono ottimi punti di collegamento per i trasporti diretti verso i paesi dell’Europa centrale e orientale, come la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Slovacchia, l’Austria, la Lettonia e l’Estonia. Fanno però anche da punto di transito per quelli diretti verso i paesi dell’ovest, inclusi la Danimarca, l’Olanda, il Belgio, la Francia e l’Italia.

In appena due settimane, questa tratta ferroviaria internazionale permette di trasportare soprattutto prodotti elettronici e tessili verso l’Europa e fare ritorno in Cina carica di vini europei, ketchup e altri prodotti di consumo. Al momento ci sono tra i 35 e i 40 treni in attività che, ogni settimana, collegano Duisburg con decine di città cinesi, ma ci si aspetta un forte aumento dei numeri in vista dei progressi della Bri.

«L’e-commerce ha dato grande impulso ai nostri accordi commerciali con la Cina. E credo che si possano creare ulteriori opportunità se si riuscisse a limitare i tempi di viaggio a soli dieci giorni,» ha spiegato Erich Staake, ceo della Duisburger Hafen AG. 

 


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