Global Blue, società leader nel settore del Tax Free Shopping, nel corso dell'evento «China Restart. Il ritorno dei turisti cinesi e le prospettive per lo shopping tax free», organizzato a Milano la scorsa settimana, ha reso noto che lo slow-tourism è infatti ormai un trend anche per i turisti cinesi in Italia.
L'assessora al Turismo del Comune di Milano, Martina Riva, tra gli speaker dell'incontro, spera che ciò possa contribuire a prolungare la permanenza media dei visitatori. D'altronde, i numeri parlano di un primo semestre da record: oltre 4 milioni di arrivi a Milano città e più di 5,5 milioni nell'area metropolitana.
Per i visitatori provenienti dalla Cina, già nel 2019 rappresentavano la prima nazionalità per acquisti tax free in Italia e in Europa, circa 1,5 milioni di turisti che spendevano mediamente 2.400 euro, più del doppio rispetto alle altre nazionalità.
Nell'era post-Covid, i turisti dall'Estremo Oriente stanno tornando, e con grandi novità. Si assiste all'arrivo di un profilo più “giovane” (oltre il 50% è under 42), amante del lusso e disposto a spendere di più, ha spiegato Stefano Rizzi, Managing Director di Global Blue. La spesa media cresce all'aumentare dell'età: si va dai 3.781 euro dei più giovani fino ai quasi 5.400 degli over 59.
Un altro importante driver che spinge i turisti a viaggiare è la scoperta della cultura e della storia, elementi che rendono l'Italia uno dei Paesi più ambiti. E se a livello geopolitico si teme un disaccoppiamento tra Occidente e Oriente, a livello di app e tecnologie utilizzate tutti i giorni, la Cina ha da tempo sviluppato un proprio ecosistema che va ben oltre TikTok.
Per questo, per attirare i visitatori il Comune si è dotato di un canale dedicato sulla piattaforma WeChat, con informazioni per decongestionare i flussi e spunti utili per vivere a pieno le esperienze che la città offre: non solo il Duomo o il Cenacolo, ma la moda e lo shopping, enogastronomia ed eventi.
I visitatori cinesi spesso viaggiano infatti con i figli (unici), e il loro obiettivo è quello di vivere un'esperienza diversificata, rigorosamente da testimoniare poi sui social, ha spiegato Francesco Boggio Ferraris, Academy director dell'Italy China council foundation.
Attraverso i dati svelati si osservano altre interessanti evoluzioni, pure nel paragone tra città. Milano è la città con il tasso di recovery della spesa tax free maggiore. Nel capoluogo meneghino si registra anche lo scontrino medio più elevato: 1941 euro. Un'ulteriore inversione di tendenza rispetto al 2019, quando Milano rappresentava il fanalino di coda tra le principali città d'arte italiane.
Il turismo, anche extra-europeo, è dunque pienamente ripartito. E l'Italia ha tutte le carte in regola, non solo sotto il profilo culturale, ma anche a livello di moda, eventi e shopping, per giocare da protagonista questa partita. (riproduzione riservata)