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Record di consumi a Hong Kong in febbraio, tornano i turisti

Sono cresciuti del 31,3% rispetto al 2022 in termini di valore, attestate a oltre 3,87 miliardi di euro, la più grande crescita percentuale realizzata in un solo mese dal febbraio 2010 quando le vendite erano cresciute del 35,8%. Boom per le gioiellerie e affini. In controtendenza l'e-commerce


06/04/2023 13:14

di Franco Canevesio - Class Editori

settimanale

Le vendite al dettaglio a Hong Kong lo scorso febbraio hanno registrato il più grande aumento percentuale degli ultimi 13 anni. Lo dicono i dati del governo secondo cui sono cresciute del 31,3% rispetto al 2022 in termini di valore, attestate a oltre 3,87 miliardi di euro, la più grande crescita percentuale realizzata in un solo mese dal febbraio 2010 quando le vendite erano cresciute del 35,8%.

Il dato si confronta anche con oltre 4,2 miliardi di euro di gennaio 2023, in rialzo del 6,9% rispetto a un anno prima. In termini di volume, a febbraio 2023 le vendite sono aumentate del 29,6% rispetto al 2022 e del 5,1% rispetto a gennaio 2023: è stata la crescita maggiore dal +31% di febbraio 2021.

Le ragioni di questa ripresa sono presto dette. Le severe restrizioni del covid-19 hanno pesato sull'economia di Hong Kong dall'inizio del 2020, bloccando il turismo e colpendo le vendite di bar, ristoranti e negozi: all'inizio di febbraio di quest'anno, invece, sono stati riaperti tutti i posti di controllo alle frontiere e, dal 1° marzo, la metropoli ha abbandonato l'obbligo di indossare la mascherina anticovid. Questo ha attirato nuovamente i turisti, ripristinando una vita normale a più di tre anni dall'imposizione di regole severe anche nell'hub finanziario. Non solo: a inizio febbraio il governo ha anche lanciato una campagna promozionale chiamata "Hello Hong Kong" per riportare in auge il turismo e l'attività industriale.

«L'andamento del settore retail continuerà a beneficiare della ripresa dei consumi privati e del turismo in entrata», ha dichiarato un portavoce del governo. In sostanza, le autorità, pur sapendo che anche Hong Kong è stata colpita dalle misure contro la pandemia, sono convinte che la ripresa dei consumi nella Cina continentale e la ripresa dei viaggi quest'anno aiuteranno l'economia della città prevista in crescita del 3,5%-5,5% dopo una contrazione del 3,5% nel 2022.

Tanto ottimismo si basa sui dati del turismo, per esempio, forniti pochi giorni fa dall'Hong Kong Tourism Board secondo cui gli arrivi di turisti in città a febbraio di quest'anno sono aumentati di quasi 557 volte rispetto al 2022: 1,46 milioni di presenze, per la prima voltsa in tre anni nuovamente oltre il limite del milione di turisti. I turisti continentali sono balzati a circa 1,11 milioni a febbraio 2023 in rialzo del 61,2% rispetto a un anno prima e quelli non continentali sono saliti del 43% in dodici mesi.

Che riflesso hanno, in concreto, questi numeri? Producono consumo. Basti dire che a febbraio 2023, le vendite di gioielli, orologi, pendole e regali di valore, che prima della pandemia erano destinate soprattutto ai turisti della Cina continentale, sono aumentate del 128,6% rispetto all'anno precedente, con una crescita del 22,5% registrata solo a gennaio.

Approfittando delle misure di allentamento dei viaggi, per esempio, la catena di gioiellerie Chow Tai Fook (un colosso da 1.000 negozi in Cina per un fatturato 2022 da oltre 11,5 miliardi di euro) tra gennaio e febbraio 2023 hanno visto aumentare del 70% le vendite nei negozi di Hong Kong e Macao rispetto a un anno prima. Altro caso, le vendite di Chow Sang Sang (oltre 900 negozi di cui 803 in Cina per un giro d'affari da oltre 2,5 miliardi di euro) sono aumentate di circa l'89% solo nel periodo dal 1° gennaio al 15 marzo.

Crescono anche le vendite di abbigliamento, calzature e accessori: a febbraio 2023 settori hanno messo a segno un +104,1% rispetto all'anno precedente. L'unico calo, sembra strano ma è così, è quello delle vendite al dettaglio online che, a febbraio scorso, sono diminuite del 4,1% su base annua in termini di valore, rispetto al calo del 3,4% di gennaio. (riproduzione riservata)


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