Cdp Reti stacca ai soci un anticipo della cedola da 343 milioni. Il consiglio di amministrazione della subholding di Cassa Depositi e Prestiti, che ha in pancia le partecipazioni nei gestori delle reti gas ed elettrica italiana, ossia Snam (31,35%), Terna (29,85%) e Italgas (25,99%), ha deliberato un acconto sul dividendo pari a 2.123,92 euro per azione, che sarà pagato entro il 30 novembre.
A Cassa Depositi e Prestiti andranno quindi poco più di 202 milioni di euro, mentre al socio cinese di minoranza State Grid, che ha in pancia il 35%, andranno circa 120 milioni di euro. Cdp Reti ha chiuso la semestrale con un utile netto di 343 milioni di euro e riserve disponibili per circa 3,369 miliardi di euro.
Intanto si va verso il rinnovo automatico del patto parasociale con i soci cinesi. L'eventuale volontà di non rinnovarlo sarebbe dovuta arrivare sei mesi prima della scadenza, ma nessuno dei due azionisti si è avvalso di tale facoltà.
Il rinnovo automatico del patto non sarà soggetto a notifica ai sensi della normativa sul golden power, ossia i poteri speciali a disposizione del governo per tutelare i settori strategici. Fu fatto nel 2014, quando i cinesi entrarono con il 35% nella società.
Da allora l'intesa è stata rinnovata diverse volte. Quello cinese è un investimento puramente finanziario. State Grid esprime due consiglieri in cda e un consigliere nei board delle partecipate. Il patto prevede poi una serie di clausole per garantire l'italianità della controllata dalla spa di Via Goito.