Un investimento da 100 milioni di euro per un polo integrato di produzione nel mercato, quello cinese che,secondo le stime. entro cinque anni diventerà il primo per il gruppo Brembo. Dopo quasi 20 anni di presenza in Cina la multinazionale bergamasca degli impianti frenanti affianca un nuovo polo all’esistente stabilimento per la produzione di dischi a freno, alle porte della metropoli di Nanchino.
Un’area di 40mila metri quadrati, realizzata secondoi dettami dell’industria 4.0, che fornirà pinze in allumino e fuselli agli stabilimenti dei clienti europei, asiatici e statunitensi, che producono nella Repubblica popolare, sfornado due milioni di pezzo l’anno.
"L'inaugurazione di oggi consolida la presenza di Brembo in una delle aree geografiche più strategiche per la nostra crescita e sviluppo", ha spiegato il presidente e azionista di riferimento di Brembo, Alberto Bombassei, nel corso della cerimonia di inaugurazione alla presenza del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Michele Geraci, dell'ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Francesco Sequi, del vice ministro della Scienza e della Tecnologia cinese, Xu Nanping, e dl sindaco di Nachino, Lan Shaomin.
“La Cina è un Paese che si sta trasformando a ritmi sconosciuti in occidente. È l'innovazione sistemica oltre alla crescita dei consumi la direzione che il presidente Xi sta promuovendo”, aveva sottolineato lo stesso Bombassei, che è anche presidente della Fondazione Italia-Cina, in un’intervista per il numero speciale di MF-Milano Finanza in occasione dei 30 anni dalla fondazione del quotidiano.
Nella Repubblica popolare Brembo è presente dal 2001, quando fu costituita la prima joint venture. Attualmente nel Paese il gruppo opera con quattro società. Complessivamente la Cina ha garantito al gruppo un fatturato di 302 milioni di euro, in crescita del 12%. In un anno chiuso con ricavi per 2,6 miliardi.
«Vogliamo crescere. Non escludiamo operazioni di acquisizione o fusione a costo di sacrificare il controllo assoluto scendendo sotto il 50% e mantenendo però la gestione» ha inoltre chiarito ancora Bombassei sottolineando come il consolidamento dell’industria dell’automotive passa anche per il comparto della componentistica.
Tale possibilità era già stata peraltro evidenziata presentando i conti 2018. Allora Brembo aveva messo in evidenza la volontà di prepararsi a eventuali, future operazioni di M&A proponendo l’introduzione del voto maggiorato.