«Nel 2022 ci sarà una ripresa guidata dalla Cina che ha una grande prospettiva di crescita, con quasi 30 milioni di veicoli al 2025». La previsione è di Dario Duse, managing director AlixPartners, società di consulenza globale, che ha parlato al #ForumAutomotive.

Per il 2022 AlixPartners stima una crescita globale del mercato dell'auto globale del 5% a 84 milioni di unità (80 milioni nel 2021), per tornare ai livelli pre-covid nel 2023 con 90 milioni di veicoli, sostiene lo studio della società.

L'Europa, sempre nel 2022, dovrebbe attestarsi a 18,6 milioni di veicoli (16,8 milioni nel 2021) e la Cina a 25,1 milioni (23,9 milioni nel 2021). Il mercato italiano invece dovrebbe crescere a 1,7 milioni di auto (1,6 milioni nel 2021) per raggiungere 1,8 milioni di veicoli nel 2023 e poi 1,9 milioni nel 2024 e 2025, ancora sotto i 2,1 milioni del 2019.

La guerra in Ucraina però avrà un impatto che «va ben oltre le materie prime, già oggi i prezzi di produzione sono aumentati di 1.200 dollari a veicolo», ha spiegato Duse. Il 25% circa dei fornitori globali del settore produce in Russia e in Ucraina. Il solo mercato russo vale 1,5 milioni di veicoli l'anno. I gruppi auto più colpiti, secondo AlixPartners, sono Renault-Nissan-Mitsubishi, Hyundai e Volkswagen.

A complicare il quadro sul fronte delle forniture di chip, il terremoto in Giappone dello scorso 15 marzo che ha colpito l'impianto Renesas di Naka che resterà fermo per tre mesi. Renesas ha tre impianti e produce il 30% dei chip per auto.

Sul fronte dell'alimentazione prosegue la crescita dei veicoli a batteria, con una propensione all'acquisto che in Italia tocca il 38%. Le case auto investiranno 330 miliardi di dollari a livello globale nei prossimi 5 anni e nel 2023 i modelli disponibili saranno 550 (430 nel 2021). Nel 2021 il 9,1% dei veicoli venduti in Europa sono Bev, ma le stime di crescita al 43% nel 2030 "non sono in linea con gli obiettivi Fit4-55", ha concluso Duse. (riproduzione riservata)