Le vendite di auto in Cina sono diminuite del 5,1% nel mese di giugno, a confronto con i dati dello scorso anno, interrompendo un periodo di 11 mesi consecutivi di crescita, ma hanno continuato ad aumentare le vendite di veicoli elettrici.
Le cause sarebbero una scarsità di offerta determinata dagli effetti della carenza di chip sulla produzione e le restrizioni nel sud del paese per le ondate di Covid-19.
Le vendite di auto al dettaglio sono scivolate a 1,58 milioni di veicoli a giugno, ma tra aprile e giugno, il dato ha evidenziato un aumento del 2,3% a confronto con lo scorso anno. I produttori di auto giapponesi sono stati i più colpiti dalla carenza di chip. Le vendite di Nissan in Cina sono diminuite del 16% in giugno, mentre quelle di Honda sono scese del 17%.
Nel frattempo, continua inarrestabile la crescita del mercato dei veicoli elettrici, con 223.000 unità vendute a giugno, un incremento del 169,9% su base annua.
Tesla, che in Cina sta producendo le berline Model 3 e Model Y, ha venduto 33.155 auto prodotte a Shanghai a giugno, qualche centinaio di unità in meno di maggio ma molto più che in aprile, quando aveva venduto circa 25 mila auto. Delle auto vendute 28.138 sono state consegnate a clienti nel paese, e le restanti 5.017 unità esportate.
Secondo un sondaggio della banca Citi presso i distributori i brandi cinesi più apprezzati nel segmento elettrico sarebbero Niu Technologies e Yadea Group, per gli scooter.
Secondo una recente proiezione di McKinsey i veicoli elettrici dovrebbero crescere in media, anno su anno, del 24% per tutto il decennio per toccare 9 milioni di unità al 2030. (riproduzione riservata)