General Motors licenzia in Cina, dove presto incontrerà il partner locale Saic per riorganizzare le sue attività in quello che è il mercato automobilistico più grande al mondo. Il colosso americano fa fatica a vendere auto nel Paese asiatico (-29% nel secondo trimestre) e i vertici del gruppo hanno capito che è improbabile che il produttore automobilistico di Detroit riesca a riportare le vendite ai livelli massimi del 2017.
Secondo quanto riporta Bloomberg, Gm sta riducendo il personale nei dipartimenti legati al mercato cinese, inclusi ricerca e sviluppo. Nelle prossime settimane, secondo alcune fonti, Gm e Saic discuteranno di possibili riduzioni di capacità produttiva come parte di una nuova direzione strategica per i marchi americani venduti in Cina. Sarebbe un cambiamento significativo nella strategia di Gm in Cina, dove fino al 2018 il gruppo americano guadagnava miliardi.
La «ritirata» di Gm dalla Cina è dovuta al fatto che molti marchi stranieri stanno lottando contro una proliferazione di concorrenti locali nel più grande mercato automobilistico del mondo, che ora sta affrontando una massiccia sovraccapacità. Il riposizionamento di Gm dovrebbe prevedere una transizione verso la produzione di veicoli elettrici, concentrandosi su modelli di fascia più alta e importando veicoli premium, hanno spiegato le fonti citate da Bloomberg.
In un recente documento depositato presso le autorità di regolamentazione, Gm ha affermato che i produttori di automobili cinesi stanno dando priorità alla conquista di quote di mercato rispetto ai profitti, rendendo difficile mantenere volumi di vendita elevati. Di conseguenza, Gm ha dichiarato di stare collaborando con i partner locali per ristrutturare le sue operazioni cinesi, aumentando la probabilità di registrare costi straordinari futuri, che potrebbero essere significativi, se le perdite dovessero continuare nel breve termine.
Un contratto trentennale con la statale Saic scadrà nel 2027 e GM vuole riportare l’attività a una redditività sostenibile prima di allora. L’obiettivo quindi è ricalibrare la partnership Saic-Gm, che produce veicoli dei marchi Buick, Cadillac e Chevrolet, per metterla in una posizione finanziaria più solida, in modo che possa finanziare autonomamente le sue operazioni e i programmi di sviluppo veicoli, secondo le fonti. I tagli necessari saranno proporzionati alle aspettative di vendita ridotte nel tentativo di arginare le perdite. Nel trimestre conclusosi il 30 giugno, Gm ha perso 104 milioni di dollari sulle sue attività in Cina, la metà del rosso semestrale totale di 210 milioni. (riproduzione riservata)