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Industria

Grazie alla Cina Porsche chiude un altro anno record

Il mercato del Dragone ha assorbito un terzo delle auto vendute nel 2020 dal gruppo di Stoccarda, quasi 89 mila unità, il 3% in più del 2019. La Cina sta dettando i trend del mercato, ha spiegato il presidente, che ha annunciato metà della produzione con motore elettrico entro il 2025 con l'obiettivo di arrivare a zero emissioni entro fine decennio


19/03/2021 13:05

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
La cayenne, il modello Porsche più venduto nel 2020

Con quasi 89 mila Porsche consegnate in Cina nel 2020, il 3% in più del 2019, su 272 mila vendute a livello globale, l'azienda di Stoccarda festeggia un risultato molto positivo anche nell'anno della pandemia, che ha inflitto perdite di fatturato dal 10 al 20 e più per cento ai grandi produttori globali. 

"In Cina i clienti sono in media 15 anni più giovani e sono molto sensibili alla tecnologia, vogliono auto connesse. La Cina sta dettando i trend del mercato", ha spiegato Lutz Meschke, 54 anni, presidente di Porsche dallo scorso novembre.

La crescita è stata complessivamente positiva anche nelle regioni dell'Asia-Pacifico, del Medio Oriente e dell'Africa, con 121.641 auto consegnate nel 2020 (+4%), mentre in Europa le consegne sono state pari a 80.892 (-9%), in America 69.629.

Per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, Porsche si è posta un altro obiettivo ambizioso che prevede un investimento di 1 miliardo nei prossimi 10 anni. "La sostenibilità è un elemento importante della nostra strategia 2030 e lo è in senso olistico: a livello economico, ecologico e sociale", ha dichiarato Oliver Blume, ceo del gruppo. "Abbiamo lanciato un programma di decarbonizzazione globale con un obiettivo preciso: Porsche punta a raggiungere la neutralità carbonica in tutta la catena del valore entro il 2030".

Tutti i principali impianti di Porsche, come Zuffenhausen, Weissach e Lipsia, hanno raggiunto la neutralità climatica nel 2021, mentre la Taycan Cross Turismo è la prima vettura CO2-neutrale per tutto il ciclo di utilizzo. Nel 2021 Porsche presenterà il primo bilancio con criteri Esg.

Per sviluppare la mobilità elettrica e connessa, Porsche ha creato Porsche Digital che svilupperà i software per il brand, mentre attraverso Porsche Ventures sta costruendo partnership con startup high tech con l'obiettivo di arrivare a 200 entro il 2022: "La digitalizzazione e la connettività faranno la differenza il software è centrale e sarà sempre più importante. Ci aspettiamo che i ricavi da servizi digitali crescano a doppia cifra fino al 2025", ha dichiarato Meschke che ha ricordato anche l'accordo con il costruttore croato di hypercar elettriche Rimac, in cui Porsche è salita recentemente dal 15 al 24% con un investimento di 70 milioni.

Porsche ha chiuso il 2020 con ricavi record pari a 28,7 miliardi di euro, in aumento di 100 milioni rispetto all'anno precedente. Il risultato operativo si è attestato a 4,2 miliardi di euro, in calo rispetto ai 4,4 miliardi del 2019 (3,9 miliardi di euro al netto di voci straordinarie), pari a un margine operativo del 14,6%. Le consegne sono state pari a 272,163, di cui oltre 20mila Taycan, con un calo del 3% rispetto al record del 2019. L'utile prima delle imposte è stato di 4,4 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2019. In Europa un terzo dei veicoli consegnati era elettrico o elettrificato, il 17% nel resto del mondo.

"L'esercizio 2020 è stato un successo per Porsche perché vendiamo prodotti emozionanti e abbiamo una grande squadra che ha gestito con determinazione le difficoltà. Usciamo rafforzati dalla crisi e siamo pronti per affrontare il cambiamento", ha sottolineato Blume.

Nel 2025, la metà di tutte le nuove Porsche vendute avrà un motore elettrico; nel 2030, più dell'80% sarà elettrico per raggiungere, primo gruppo auto, l'obiettivo zero emissioni, inclusi i fornitori. Ma lo sviluppo del motore termico resterà una priorità: "continueremo a sviluppare i motori termici e ibridi. Stiamo sviluppando l'eFuel per abbattere le emissioni, abbiamo investito 20 milioni nel processo di industrializzazione", ha detto Blume.

"Non abbiamo lesinato sui temi che riguardano il nostro futuro. Procediamo a ritmo sostenuto sulla trasformazione, la digitalizzazione e l'elettrificazione" ha ricordato ancora il presidente. Confermato anche l'organico di circa 36mila dipendenti, ai quali a un accordo verrà garantita l'occupazione fino al 2030, mentre per il 2020 Porsche ha deciso la distribuzione di un bonus pari a 7.850 euro. (riproduzione riservata)


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