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Industria

I turisti cinesi sono i nuovi big spender a livello mondiale

I numeri del fenomeno alla fiera TTG, al via a Rimini. In Italia il numero dei visitatori internazionali, fra cui soprattutto cinesi, è cresciuto del 7%, attirati da green, enogastronomia e cultura. Italia tra le 5 mete preferite a livello mondiale con 62 milioni di visitatori contro i 63 milioni della Cina


09/10/2019 11:17

di Carlo Valentini - Class Editori

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I cinesi con la valigia hanno aggiunto al loro paese un altro primato nel turismo, superando gli Stati Uniti come  big spender a livello mondiale: Nel 2018 hanno speso 277 miliardi di dollari in viaggi e vacanze, superando di alcune decine di miliardi gli americani.

Anche grazie ai cinesi il trend del turismo internazionale è in crescita da nove anni e rappresenta il 7% del valore delle esportazioni globali. Le prime 5 destinazioni più visitate al mondo sono: Francia (89 milioni di arrivi), Spagna (83 milioni), Stati Uniti (80 milioni), Cina (63 milioni) e Italia (62 milioni).

TTG, la fiera del turismo che si apre oggi a Rimini (fino all’11 ottobre, lo scorso anno vi furono 2.850 espositori e 73 mila operatori professionali) dedica alcuni seminari al turismo cinese e in particolare agli strumenti on line più efficaci per intercettarlo con la partecipazione dei responsabili del Dragon Trail Interactive, agenzia di marketing digitale focalizzata sul turismo cinese.

Secondo il dossier che sarà presentato al TTG, lo scorso anno è stato positivo per l’Italia: il numero dei visitatori internazionali è cresciuto del 7% contro il 4% della Cina e degli Usa, il 3% della Francia e l’1% della Spagna. Il fatturato turistico è stato di 41,7 miliardi di euro.

Per questomotivo, Alessandra Priante è stata scelta per guidare la Commissione regionale Europa dell’United nations world tourism organization, l’agenzia Onu attiva per la promozione di un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile. Dice: «Mi auguro che l’Italia comprenda l’importanza delle piattaforme multilaterali e le utilizzi meglio che nel passato. Le Nazioni Unite stanno cavalcando la trasformazione digitale, un’occasione che l’Italia non deve perdere».

I trend focalizzano la vacanza green. Gli arrivi di turisti nei campeggi e nei villaggi turistici italiani hanno superato la barriera dei 10 milioni, a cui corrispondono circa 68 milioni di presenze, con una permanenza media di quasi 7 giorni. In cinque anni gli arrivi sono cresciuti di circa un milione (+12%), le presenze di oltre 3 milioni (+4,8%). In crescita anche la tendenza del turismo enogastronomico.

Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo il 21% dei vacanzieri indica nell’enogastronomia il principale motivo di viaggio e comunque il 92% dei turisti prende parte ad attività legate al food e al beverage. A Rimini viene presentata l’iniziativa Breakfast made in Italy, il primo progetto di filiera che unisce tutti gli anelli che concorrono sinergicamente alla realizzazione di una colazione tutta-italiana.

Al terzo posto nella scala delle tendenze (escludendo mare e monti) vi è il turismo culturale. I musei statali lo scorso anno hanno registrato 53 milioni di visitatori e incamerato 27 miliardi di euro (l’1,6% del pil). Secondo il ministero dei beni culturali, il 20% dei turisti che arrivano in Italia sono attratti dai principali musei. «Questo turismo genera valore per i territori che sono la fonte creativa della nostra identità plurale», ha spiegato Franco Iseppi, presidente del Touring Club.

Poi ci sono i millennial, la generazione nata negli anni 80 o 90. Per loro Alpitour ha ideato la formula UTravel: si seleziona un periodo di 7 giorni in cui si è disposti a partire, poi si sceglie uno dei pacchetti all inclusive e la destinazione si scoprirà solo a pochi giorni dalla partenza. «Soprattutto tra i giovani cambia velocemente e strutturalmente l’approccio al turismo»,» ha specificato Gabriele Burgio, presidente Alpitour. (Riproduzione riservata)


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