Poco meno di un centinaio di imprese italiane si stanno preparando in questi giorni a partire per Shanghai dove parteciperanno dal 5 al 10 novembre prossimo, alla seconda edizione del China International Import Expo, la manifestazione fieristica promossa dal Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) e dalla Municipalità di Shanghai, dedicata esclusivamente all'importazione di prodotti e servizi con la sola presenza di espositori stranieri.
La rappresentanza di imprese italiane che farà da cornice al Padiglione Italia organizzato dall'Ice sarà il triplo di quella che, un po' all'ultimo momento, decise di partecipare lo scorso anno. Questa volta la Fondazione Italia-Cina che con Ice ha avuto l'incarico di raccogliere le adesioni in Italia, ha lavorato per tempo con il risultato che a Shanghai il made in Italy si presenterà in forze, probabilmente più numeroso dei competitor francesi e tedeschi.
Intanto anche la rappresentanza politica e diplomatica si sta muovendo. Il 5 sera, il giorno d'apertura, ci sarà una cena d'onore per gli italiani con la partecipazione del ministro degli esteri, Luigi Di Maio, del presidente di Ice, Carlo Maria Ferro, di Alberto Bombassei, presidente della fondazione Italia-Cina e presidente di Brembo. Probabilmente al tavolo siederà anche Ettore Sequi, tuttora capo missione in Cina, nonostante da settembre si sia trasferito a Roma in qualità di capo di gabinetto del ministro degli esteri. Poi il 7 l'appuntamento verrà replicato, ospite, questa volta, Cassa Depositi e Prestiti.
Tra le imprese italiane una ventina arrivano dal Mezzogiorno e in particiolare dalla Puglia, dove la Regione si è fatta parte in causa nell'organizzare una folta delegazione regionale.
A rappresentare il settore alimentare, ci sarà, fra l'altro, una realtà sarda, Arborea, uno dei maggiori produttori di latte e derivati recentemente sbarcata sul mercato cinese con Arborea Trading Shanghai che ha ottenuto tutte le certificazioni per lo sdoganamento e l’import. «Abbiamo portato in Cina cinque specialità, latte alimentare, panna, mascherpone, yogurt e formaggi duri», ha spiegato ,» ha spiegato a Mf Milano Finanza Francesco Casula, il direttore generale. In poco più di 6 mesi Arborea Trading Shanghai ha venduto per oltre 700 mila euro. «L’obiettivo è arrivare a 2 milioni l’anno prossimo,» ha rivelato Casula.
«Non escludo di andare a caccia di un partner cinese produttore di latte per condividere una dinamica comune di business», ha confessato il manager, secondo il quale le potenzialità del mercato cinese per il latte fresco italiano sono enormi. In chiusura del Ciie, Arborea parteciperà anche all’FHC, Food & Hotel China, fiera di settore dal 12 al 14, sempre a Shanghai, uno degli appuntamenti più importanti in Asia per il settore.
Un'altra media azienda italiana che ha deciso di essere alla Fiera è Camicissima, il cui marchio sta avendo un grande successo nell'ex Celeste Impero. L'azienda milanese guidata dai fratelli Candido ha un accordo in essere con Zhejiang Baoxiniao Garment, un colosso con oltre 1.400 shop in Cina, quotato alla borsa di Shenzhen, con cui ha avviato un aggressivo programma di aperture di negozi, una sessantina quest'anno che si aggiungeranno ai 180 già esistenti in Cina, tutti il brand Camiccima scritto in italiano, dove il prodotto fatto confezionare con stringenti criteri di qualità e controlli, viene venduto a circa 90 euro, più che in Italia e in Europa.
In ambito tecnologico si preparano a partire anche i rappresentanti di Carlo Salvi, impresa benchmark per la produzione di fasteners e soluzioni per lo stampaggio del filo, è stata invitata a partecipare alla fiera da un’importante azienda cinese del settore aeronautico con cui il 6 novembre suggellerà il rapporto che già da tempo lega le due aziende.
Carlo Salvi porterà come sempre il suo know how, certa di sapersi distinguere dagli altri competitors grazie a macchinari hi-tech per lo stampaggio studiati e progettati insieme ai propri clienti. La flessibilità che da sempre caratterizza l’azienda, insieme alle conoscenze nell’ambito dell’engineering design, si sono rivelate ad oggi particolarmente vincenti nel settore aeronautico e in quello dell’automotive, su cui l’impresa continua a puntare anche in Cina.
Nel 2011 l'azienda di Lecco ha aperto una filiale a Guangzhou.