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Industria

La famiglia Malacalza rompe con il gruppo cinese Baosteel, socio storico

Il gruppo cinese, tra i maggiori produttori mondiali di acciaio e, in particolare, di acciai di qualità, ha attivato un arbitrato contro i soci di minoranza, la famiglia genovese, che ha votato contro l'ultimo bilancio della joint venture Baosteel Italia. Nel primo trimestre di quest'anno Baosteel Italia ha importato quasi 57mila tonnellate di acciaio


25/07/2024 12:26

di Andrea Giacobino - Class Editori

settimanale
Mattia e Davide Malacalza, i due fratelli che gestiscono la jv con Baosteel

Baosteel Europe Gmh, filiale tedesca dell’omonimo gruppo siderurgico cinese, ha attivato un arbitrato contro Castel, la holding lussemburghese della famiglia Malacalza che detiene il 49% di Baosteel Italia Distribution Center (Bidc).

Il gruppo cinese, tra i maggiori produttori mondiali di acciaio, vuole esercitare l’opzione di vendita del suo 51% in Bidc, presieduto da Zhijun Ni, che nel 2023 ha segnato ricavi per 347 milioni di euro con un utile di 1,7 milioni e che nel primo trimestre 2024 ha trattato quasi 57mila tonnellate di acciaio. Ma proprio poche settimane è stata sancita la spaccatura fra i due soci perché l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio col solo voto favorevole del gruppo cinese e Castel ha votato contro.

Peraltro nel bilancio 2023 della holding dei Malacalza si scrive che la società rigetta la pretesa di vendita da parte del gruppo cinese e giudica «debole» la possibilità che soccomba in arbitrato. Castel, con Simatrade, entrambe guidate da Mattia Malacalza, sono le due holding lussemburghesi dei Malacalza, unici veicoli rimasti attivi dopo la scissione della lussemburghese Ofima varata nel 2007, da cui è nata poi la capogruppo italiana Hofima.

Castel ha chiuso il 2023 con un passivo di 773mila euro dopo aver accumulato negli esercizi precedenti perdite per oltre 5,5 milioni. Simatrade, che compila il bilancio in dollari, lo scorso anno ha invece guadagnato 1,3 milioni rispetto al rosso di 780mila dollari del 2022. La società detiene solo liquidità per 21,6 milioni.

Baosteel Italia Distribution Center importa e commercializza dalla Cina acciai di elevata qualità. L’azienda, che ha sede a Genova  nasce nel 2001 da una joint venture tra Baosteel Group e la famiglia Malacalza, ha importato in dieci anni oltre 2,5 milioni di tonnellate di acciaio per un fatturato complessivo superiore a 1,4 miliardi di euro.

La strategia di Baosteel Italia si traduce nella capacità di importare dalla Cina acciai al carbonio, speciali e magnetici. Ogni mese, direttamente dagli stabilimenti Baosteel ai magazzini dei Clienti evitando qualsiasi forma di intermediazione. Grazie ad un team di nazionalità sia cinese che italiana, con specifiche esperienze maturate nella siderurgia, nel settore commerciale, tecnico e finanziario, Baosteel Italia offre assistenza sia tecnica che logistica ai clienti.

Baosteel Group Corporation è il più grande produttore di acciaio cinese e tra i primi tre al mondo, sia per volumi che per fatturato. L’azienda, quotata alla Borsa di Shangai, è specializzata nella produzione di acciai al carbonio, speciali e inossidabili di alta qualità ed elevato contenuto tecnologico. Con oltre 110.000 dipendenti nel mondo, il Gruppo Baosteel investe ogni anno più del 2% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo, destinando attenzione e risorse ai temi della produzione pulita e del rispetto dell’ambiente. Il Gruppo Baosteel, tramite le proprie controllate, esporta con successo in oltre 40 paesi tra i quali Germania, Italia, Giappone, Corea, Spagna e Stati Uniti. (riproduzione riservata)


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