Genenta, la società biotech impegnata nello sviluppo di terapie geniche per cellule staminali ematopoietiche per il cancro, ha trovato nuovi investitorianche in Cina pronti a sostenere i progetti di ricerca clinica in corso, in fase I / II, per arrivare al completamento del percorso e per poter poi sbarcare negli Usa.
Nata come spin-off dell’Ospedale San Raffaele di Milano e co-fondata dal presidente e ceo, Pierluigi Paracchi, Genenta ha completato un terzo round di raccolta in quattro anni che ha portato in cassa altri 13 milioni di euro, raggiungendo così una raccolta complessiva di 30 milioni.
Nel nuovo round di raccolta, il lead-investor è stata la cinese Qianzhan Investment Management, che per la prima volta ha investito in una società europea. Qianzhan, che ha in gestione fondi per 720 milioni di dollari, ha già investito nel settore biotech e nel suo portafoglio ci sono anche quote in Tencent.
Qianzhan ha aggiunto i suoi fondi a quelli dei primi finanziatori di Genenta, tra cui la famiglia Rovati, già proprietaria del gruppo Rottapharm ceduta agli svedesi, gli imprenditori Bormioli, già investitori in AAA la biotech italiana quotata al Nasdaq, e la famiglia Fumagalli, che hanno deciso di diversificare le loro attività puntando sulla sanità e sulla ricerca scientifica dopo la cessione della storica azienda di famiglia, Candy, alla cinese Haier.
Con questa nuova dotazione di capitali, che garantirà risorse per il prossimo biennio, Genenta punta all’accelerazione della sperimentazione clinica negli ospedali milanesi San Raffaele e Besta, con l’ampliamento del numero di pazienti sui quali testare lo sviluppo della ricerca dei progetti avviati.
Uno dei focus della società guidata da Paracchi è lo sbarco sul mercato americano. Così, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’agenzia Aifa per operare anche in Europa, il prossimo step riguarderà appunto gli Stati Uniti.
L’intenzione del management della biotech è di aprire una sede operativa negli Stati Uniti, dove al momento ha solo un ufficio di rappresentanza a New York. la mossa è finalizzata ad acquisire un consistente book di dati clinici in un mercato cruciale come quello statunitense. L’ultimo step dello sviluppo di Genenta sarà infine rappresentato dalla quotazione in borsa.
Il target industriale di medio periodo, due o tre anni, ipotizza la valorizzazione attraverso un’ipo, magari al Nasdaq, o un processo di m&a. (riproduzione riservata)