Cambio di scena per la società cinese Guangdong Iceco Enterprise Co. Ltd che produce sistemi di refrigerazione dedicati al mondo automotive: esce la romagnola Indel B, società della famiglia Berloni quotata in Borsa, entra Xinyu City YUANXING Enterprise Management Consulting Center, società di diritto cinese, che acquisirà l’intera partecipazione detenuta da Indel B nel capitale sociale di Guangdong ICECO per un corrispettivo di circa 11,5 milioni di euro.
«La presenza in Cina non era più da tempo strategica per il nostro gruppo poiché stiamo concentrando sempre di più la nostra attività produttiva e commerciale in Italia, Europa e in Nord America», ha spiegato Luca Bora, ceo di Indel B.
In questa direzione vanno le ultime acquisizioni di Indel B, che attraverso la sua controllata Autoclima ha acquisito quest'anno l'intero controllo della S.E.A Srl e della francese Electric Station Climatisation SA. «Nella stessa direzione stiamo concentrando alcune produzioni nel nuovo stabilimento di Secchiano che prima venivano fatte in Cina», ha detto Bora.
Indel B, sede a Sant’Agata Feltria vicino a Rimini, attiva nella produzione di sistemi di refrigerazione per il mobile e mobile living per i mercati automotive, con i marchi Autoclima e SEA, hospitality e leisure time (nautica da diporto e recreational vehicles), deteneva nella società cinese una partecipazione del 27,29%.
Nell’operazione la società è stata assistita dall'avvocato Paolo Daviddi dello studio legale Grimaldi, con un team guidato dal partner Jack Ma e il supporto di Deheng Law Offices a Shanghai. L’accordo prevede che il prezzo sia regolato in due tranches di cui la prima, entro il termine massimo di 35 giorni lavorativi dalla data di formalizzazione del trasferimento presso le competenti autorità cinesi e la seconda, a saldo, allo scadere del secondo anno dalla data di stipula del contratto.
Il bilancio 2020 di Indel B premia gli investitori e torna al dividendo. Nonostante un anno in flessione dovuta alla pandemia, la società produttrice di minibar e accessori per hotel distribuirà 0,52 euro ad azione.
Il fatturato è sceso a 127,7 milioni di euro (-17,5%), mentre gli utili sono scesi a 10 milioni (-30,2%), l'ebitda adjusted a 18,3 milioni (-25%). In miglioramento la posizione finanziaria netta, con debiti per 4,6, scesi da 12,6 milioni di fine 2019.
Lo stop agli spostamenti che ha fermato il settore alberghiero ed automobilistico, da sempre mercati chiave per Indel B, ha pesato sul bilancio della società: il segmento hospitality ha ceduto il 34,3%, quello dei componenti è sceso del 18,9% mentre il comparto automotive, già provato dalla carenza di microchip, ha perso il 24,3%. Bene invece i settori del leisure (+10,1%), grazie alla penetrazione nel mercato della nautica, e del cooling appliances (+26,4%). (riproduzione riservata)