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Industria

Salgono le vendite di auto in Cina, triplicate quelle delle elettriche

Aprile ha segnato un ulteriore balzo delle auto a batteria, che hanno rappresentato poco più del 10% del mercato totale. Brusco calo della Tesla, scesa del 27%, in seguito alla cresciuta concorrenza cinese ma soprattutto a una contestazione sulla sicurezza dell'impianto frenante. La casa americana avrebbe comunque rinunciato ad espandere ulteriormente la produzione in Cina


11/05/2021 19:04

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale

Le vendite di auto in Cina hanno continuato a crescere nel mese di aprile rispetto allo scorso anno, quando il mercato automotive era stato bloccato dallo scoppio della pandemia di coronavirus.

La China Passenger Car Association ha comunicato i dati sulle vendite di auto passeggeri che si sono attestate a 1,6 milioni di unità ad aprile, segnando un incremento del 12,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È triplicato invece il numero delle auto elettriche, che sono arrivate a quota 163.000 veicoli.

In controtendenza le vendite cinesi di Tesla che sono scese del 27% rispetto a marzo a 25.845 unità contro le 35.478 vetture vendute il mese precedente, secondo i dati CPCA.

"Un calo di 10mila unità in solo un mese è un risultato pesante per un produttore di auto", ha commentato l'analista Gao Shen al SCMP.

Tesla è stata oggetto di attacchi social da parte di clienti cinesi in merito alla sicurezza e alla qualità delle sue vetture. L'acme di questa campagna è stata il 19 aprile, quando una donna con una t-shirt con la scritta "malfunzionamento dei freni" e un logo Tesla è saltata in piedi su una delle sue vetture alla Fiera dell'Auto di Shanghai.

La donna sosteneva di aver avuto un incidente con il Model 3 a causa di un'avaria ai freni. Per mesi, a quanto poi si è appreso, la donna e Tesla avevano battibeccato rispetto alla questione. Fatto sta che per la compagnia di Musk la situazione si è rivelata un grave incidente sul piano dell'immagine.

Un altro fattore che potrebbe aver frenato le vendite è stato l'annuncio dell'aumento di oltre 1.200 dollari del prezzo del SUV Model Y, prodotto in Cina, che costa 348mila yuan (circa 54 mila dollari).

Inoltre è fortemente aumentata la concorrenza al produttore americano da parte di almeno tre società cinesi, NIO, Xpeng e Li Auto, che puntano allo stesso target, anche puntano a farle concorrenza,  anche se le loro quote di mercato sono molto basse. In aprile hanno venduto tutte insieme meno di 18mila vetture.

Sembra però, secondo quanto riferisce Reuters da fonti di mercato, che Tesla abbia deciso di fermare i propri piani di acquisto di nuovi terreni per ampliare la fabbrica di Shanghai a causa delle attuali tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Lo scorso marzo, l'azienda statunitense non avrebbe presentato l'offerta per un appezzamento di terra limitrofo alla fabbrica di Shanghai, perché non intende intensificare la produzione nell'impianto cinese. (riproduzione riservata)


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