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Industria

VW crea nuova piattaforma con Xpeng per produrre in Cina

Si tratta di auto elettriche con il 40% di costi in meno, risparmiati grazie alla nuova China Electrical Architecture che utilizza un computer centrale e una struttura zonale per controllare tutta l’elettronica per ottenere funzioni come la guida autonoma


17/04/2024 17:47

di Andrea Boeris - Class Editori

settimanale
Ralf Brandstatter, ceo di VW China

Volkswagen inizia a trarre vantaggi dal partner cinese Xpeng. La casa tedesca ha annunciato di aver sviluppato una nuova architettura, la China Electrical Architecture (Cea) per auto elettriche e smart con il produttore cinese, di cui lo scorso anno il colosso di Wolfsburg ha comprato una quota del 5% per circa 700 milioni.

La nuova architettura sviluppata con Xpeng dovrebbe aiutare Volkswagen a offrire veicoli elettrici più convenienti in Cina, ovvero nel mercato più grande per la casa tedesca. Secondo quanto è stato annunciato, quattro auto elettriche a marchio Volkswagen prodotte in Cina saranno assemblate sulla nuova piattaforma a partire dal 2026. «L’elevata redditività e il rapido ritmo di sviluppo sono cruciali per la nostra competitività nel dinamico contesto di mercato cinese», ha spiegato il capo della Volkswagen China, Ralf Brandstatter.

Con la nuova piattaforma i costi potrebbero essere ridotti del 40% rispetto alla piattaforma Meb sviluppata in Germania, riducendo il numero di unità di controllo. La nuova China Electrical Architecture utilizza un computer centrale e una struttura zonale per controllare tutta l’elettronica per ottenere funzioni come la guida autonoma. «Si tratta di un passo decisivo nel nostro sviluppo di veicoli intelligenti connessi specifici per la Cina e nell’accelerazione della nostra forte strategia “In Cina, per la Cina”».

Volkswagen, che sta soffrendo la crescente concorrenza dei costruttori locali, vuole riconquistare le quote di mercato perse in Cina. Grazie alla partnership con Xpeng, le case automobilistiche hanno affermato che le loro economie di scala e la collaborazione tra piattaforme e software ridurranno i costi e ridurranno i tempi di sviluppo del 30%. (riproduzione riservata)


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