Sul fronte dei consumi la Cina ha deciso di lanciare una serie di misure, come incentivi agli acquisti di veicoli ed elettrodomestici, per rilanciare i consumi quest'anno. "Le automobili, gli elettrodomestici e l'arredamento della casa sono al centro dei consumi tradizionali e sono strettamente legati alla vita delle persone", ha dichiarato il viceministro del Commercio, Sheng Qiuping.
Quest'anno la Cina si impegnerà a promuovere le compravendite di veicoli a causa della grande richiesta da parte della popolazione e del potenziale di rinnovamento del parco macchine, ha aggiunto Sheng. L'anno scorso, riferisce Xinhua, le vendite di auto nuove in Cina hanno superato per la prima volta le 30 milioni di unità, con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente.
Il volume del commercio di auto usate del Paese ha raggiunto 18,41 milioni di unità nel 2023, con un aumento di quasi il 15%. Secondo il vice ministro, il numero di auto possedute in Cina ha raggiunto i 340 milioni, al primo posto nel mondo. La Cina incoraggerà anche la ristrutturazione delle vecchie case e la sostituzione degli elettrodomestici, come parte di un pacchetto di misure per sostenere la domanda interna, ha concluso Sheng.
Sul fronte immobiliare, il programma di finanziamento 'whitelist' lanciato di recente darà priorità alla fattibilità del progetto rispetto all'affidabilità creditizia dello sviluppatore, offrendo un'ancora di salvezza ai progetti immobiliari a corto di liquidità ritenuti in grado di avere successo. Introdotta questo mese, la whitelist identifica i progetti di sviluppo in costruzione che si prestano al sostegno finanziario.
Per quanto riguarda poi l'azionario, la China Securities Regulatory Commission ha acceso un faro sulle vendite allo scoperto "nocive" e ha dichiarato che intensificherà' il controllo dei finanziamenti a margine, assicurando di voler proteggere gli interessi degli investitori.
Pechino infine sta continuano a inondare di liquidità l'economia attraverso il canale bancario. Da ieri è stato ridotto il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche di 50 punti base, fornendo, in sostanza, 1.000 miliardi di yuan di capitale a lungo termine per cercare di stimolare la crescita della seconda economia mondiale. Si tratta della prima riduzione del coefficiente di quest'anno, dopo i due tagli del 2023. La PBoC ha inoltre dichiarato che c'e' spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria. La riduzione dei requisiti di riserva che le banche devono mantenere aumenterà la capacità degli istituti di credito di estendere i prestiti e di stimolare la spesa nell'economia in generale.
La Cina, secondo indiscrezioni di stampa di fine gennaio, starebbe anche studiando anche un pacchetto di salvataggio sostenuto da denaro offshore per arginare il crollo dei suoi mercati azionari. Le autorità starebbero puntando a ottenere circa 2.000 miliardi di yuan (278 miliardi di dollari), principalmente attraverso i conti offshore delle società statali cinesi, per aiutare a stabilizzare il mercato acquistando azioni onshore attraverso i mercati di Hong Kong. I responsabili politici cinesi avrebbero anche accantonato 300 miliardi di yuan di fondi locali che verrebbero utilizzati per investire in azioni onshore attraverso le società finanziarie statali, la China Securities Finance Corp. e Central Huijin Investment Ltd.
Proseguono infine le classiche iniezioni quotidiane di liquidita' da parte della Banca centrale. La Banca centrale cinese ha erogato oggi nel sistema bancario 339 miliardi di yuan (circa 47,69 miliardi di dollari) di liquidità attraverso operazioni pronti contro termine a 14 giorni a un tasso di interesse dell'1,95%. (riproduzione riservata)