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Politica

Battiston premiato per la collaborazione scientifica Italia-Cina

Il fisico, ex presidente dell'Agenzia spaziale italiana, è stato insignito con l'International Science and Technology Cooperation Award per il 2019, riconoscimento che, dal 1994, la dirigenza cinese assegna alle personalità internazionali che si sono maggiormente distinte nella collaborazione in ambito scientifico


16/01/2020 12:45

di Mauro Romano - Class Editori

Cina Scienza
Roberto Battiston

La Cina premia la collaborazione scientifica con l'Italia. Roberto Battiston, già presidente dell'Agenzia spaziale italiana, è stato insignito con l'International Science and Technology Cooperation Award per il 2019, riconoscimento che, dal 1994, la dirigenza cinese assegna alle personalità internazionali che si sono maggiormente distinte nella collaborazione in ambito scientifico. 

A fine novembre in occasione della settimana Cina-Italia della Scienza, l'allora  ministro della Ricerca Lorenzo Fioramonti ha celebrato la firma di 15 accordi bilaterali nel settore scientifico e inaugurato, insieme con l’omologo cinese Wang Zhigang, il primo Parco Tecnologico Sino-italiano a Jinan (1,6 miliardi di euro).

I rapporti scientifici italo-cinesi risalgono agli anni Novanta e si sono consolidati nell'ultimo ventennio. In questo contesto rientra il progetto satellitare Cses-1 (China Seismo Electromagnetic Satellite),  e Cses-2 (i cui termini sono stati definiti durante la visita di Xi a Roma di marzo 2019), il cui lancio è previsto nel 2022. 

«È un'iniziativa che vede l'Italia come il Paese occidentale più avanzato nella collaborazione con la Cina nello spazio,» ha spiegato Battiston, «questo riconoscimento testimonia la qualità della collaborazione scientifica italiana con i colleghi cinesi, di cui ho sempre apprezzato le competenze e la curiosità sui problemi scientifici di frontiera».

Il sistema servirà al monitoraggio sismico e alla comprensione dei meccanismi geofisici che producono i terremoti. La Cina «è un partner straordinario e i cinesi hanno genuina voglia di collaborare nella ricerca e nel settore scientifico» ha aggiunto il fisico, docente dell’Università di Trento. 

Resta invece da capire se Roma parteciperà ai lavori per realizzare i moduli della base spaziale cinese Tiangong 3. L'intesa risale all'epoca in cui  Roberto Battiston era ancora alla guida dell'agenzia spaziale italiana, prima di essere rimosso con l'arrivo della coalizione tra Lega e Movimento Cinque Stelle al governo. 

L'asse con Pechino in un settore così strategico come quello aerospaziale non lascia indifferenti gli Stati Uniti, che già fanno pressioni sul governo italiano affinché Zte e Huawei siano esclusi dalla realizzazione della rete 5G italiana. Indiscrezioni rivelano che sempre a novembre, Fioramonti avrebbe messo in stand-by il coinvolgimento italiano.

Considerazioni lontane da Battiston, tra i promotori della collaborazione scientifica sino-italiana. La Cina «è un partner straordinario e i cinesi hanno genuina voglia di collaborare nella ricerca e nel settore scientifico». Prima di Battiston sono stati premiati il Nobel e sanatore a vita, Carlo Rubbia, il geofisico Fabio Rocca e il chimico Umberto Colombo. (riproduzione riservata)


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