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Politica

Bri «forza motrice» nei rapporti Italia-Cina per i prossimi 50 anni

Lo ha detto il capo della diplomazia cinese, in visita oggi a Roma, dopo un incontro con il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Nel quadro della visita è stato annunciato un importante accordo strategico tra la Snam di Marco Alverà e la China Oil and Gas Piping Network Corporation, neo-costituita società di infrastrutture energetiche. Insieme punteranno sull'idrogeno come fonte energetica


25/08/2020 17:44

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Wang Yi e Luigi Di Maio, oggi a Roma

Il progetto infrastrutturale Belt and Road, conosciuto anche come "Nuova via della seta" sarà la "forza motrice" per lo sviluppo della cooperazione economica tra Italia e Cina "per i prossimi 50 anni". L'ha detto oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio a Roma.

"Cina e Italia sono due eminenti rappresentanti dell'Oriente e dell'Occidente e si sono sempre rispettati, hanno sempre rispettato le loro vie di sviluppo, scelte dai propri popoli", ha detto il ministro cinese.

"Sono inoltre due importanti economie mondiali, che hanno sempre saputo tenere una cooperazione aperta e di mutuo beneficio. La Cina è il primo partner commerciale dell'Italia in Asia e l'Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell'Unione europea. Le due parti sono sempre aperte agli investimenti dell'altra. E la Cina ha già investito in Italia più di 10 miliardi di dollari e l'Italia in Cina ha circa 6mila progetti", ha ricordato ancora Wang.

"Cina e Italia sono partner di grande amicizia e si aiutano sempre nei momenti di difficoltà. E' successo anche nel grande terremoto del 2008 in Cina e lo stiamo facendo ancora oggi per il coronavirus. I due governi e le due popolazioni hanno scritto insieme una commovente storia per lo sviluppo comune", ha detto ancora il capo della diplomazia di Pechino.

"Guardando al futuro dobbiamo programmare lo sviluppo dei rapporti bilaterali per i prossimi 50 anni. La costruzione della Belt and Road sarà la forza motrice per approfondire la nostra cooperazione" ha assicurato Wang.

"Mille anni fa l'antica Via della Seta collegava i due paesi. Quindi Italia e Cina sono partner naturali per rafforzare la cooperazione nell'iniziativa Belt and Road. L'anno scorso l'Italia è stato il primo paese occidentale a firmare il memorandum d'intesa con la Cina sul Belt and Road. E in questo ultimo anno le due parti hanno raggiunto molti accordi di collaborazione nei settori dell'energia, sulla costruzione di navi da crociera e sui porti. Anche nei mercati terzi abbiamo avuto un buon inizio", ha ricordato.

"Le due parti - ha spronato il capo della diplomazia cinese - devono ravvivare lo spirito dell'antica Via della Seta per coinvolgere di più i nostri cittadini nei progetti per avere risultati più visibili e concreti e dare ulteriore energia allo sviluppo economico mondiale".

Sui problemi di politica internazionale il capo della diplomazia cinese ha ribadito che a Honk Kong, la politica cinese resta ispirata al concetto di «un paese due sistemi» e che questo principio è al primo punto della legge sulla sicurezza varata recentemente nella ex colonia britannica e fortemente contestata da gran parte della popolazione. Wang ha giustificato l'introduzione della legge con la necessità di "combattere atti violenti e ostacolare le azioni di alcune persone di Hong Kong pro-indipendenza". 

Infine Wang ha fortemente contestato il clima strisciante di una mentalità da guerra fredda che «sarebbe una marcia indietro nello sviluppo della storia» ha precisato, aggiungendo che Pechino non "«permetterà che altri paesi lo facciano per favorire i loro interessi privati danneggiando gli interessi globali».

A margine della conferenza stampa dei due ministri c'è stato anche l'annuncio di una nuova intesa sul piano dei grandi affari tra i due paesi.  Snam, una delle maggiori aziende di infrastrutture energetiche al mondo, e Pipechina (China Oil and Gas Piping Network Corporation), la neo-costituita societa' cinese di infrastrutture energetiche, hanno sottoscritto un memorandum of understanding di cooperazione strategica.

L'accordo è stato firmato dall'amministratore delegato di Snam Marco Alverà e dal Chairman di PipeChina Zhang Wei.

Il MoU prevede che Snam, attiva in Cina da circa due anni, potrà fornire a PipeChina supporto tecnico per la realizzazione, gestione e manutenzione di infrastrutture di trasporto, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale. Snam e PipeChina, inoltre, potranno effettuare attività congiunte di ricerca e sviluppo nella transizione energetica in Cina nonché sperimentazioni nel settore dell'idrogeno, facendo leva sulla leadership di Snam, tra le prime aziende infrastrutturali al mondo a immettere idrogeno al 10% in volume nella rete di trasporto di gas naturale.

Le due società, infine, valuteranno eventuali investimenti congiunti in Cina, dove Snam sarà partner privilegiato di PipeChina, e a livello globale. Quello con Snam è il primo accordo industriale internazionale firmato da PipeChina. (riproduzione riservata)


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