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Politica

Cina, gli utili industriali crescono e cancellano l'effetto pandemia

Nei primi 10 mesi i profitti sono aumentati dello 0,7% su base annua diventando positivi per la prima volta nel 2020, dopo il fermo delle attività industriali all'inizio dell'anno. In ottobre l'utile industriale è balzato del 28,2%, accelerando dall'aumento del 10,1% a settembre. Secondo i dati ufficiali, oltre il 60% delle aziende ha registrato una crescita degli utili nei primi 10 mesi


27/11/2020 11:52

di Mauro Romano - Class Editori

Cina

Gli utili industriali della Cina hanno cancellato le perdita generata da Covid-19. Nei primi 10 mesi dell'anno, i profitti delle imprese sono aumentati dello 0,7% su base annua diventando positivi per la prima volta nel 2020, dopo che le attività del settore industriale si sono quasi fermate all'inizio dell'anno per via della pandemia

In ottobre l'utile industriale è balzato del 28,2%, accelerando dall'aumento del 10,1% a settembre. Secondo i dati ufficiali, oltre il 60% delle aziende  intervistate dall'ufficio statistico ha registrato una crescita degli utili nei primi 10 mesi.

Anche la produzione di beni di consumo ha accelerato la ripresa grazie a un rimbalzo della spesa al consumo e alla resiliente domanda di esportazioni.

Le imprese industriali private hanno registrato una crescita degli utili nei primi 10 mesi, in aumento dell'1,1% rispetto al calo dello 0,5% nel periodo gennaio-settembre, quando le misure di sostegno di Pechino hanno finalmente mostrato effetti.

Intanto, per gli economisti contattati dal Wall Street Journal il Pmi manifatturiero della Cina è probabilmente salito a 51,5 punti a novembre, rispetto al 51,4 di ottobre. Il settore industriale cinese ha guidato la ripresa economica del Paese dal secondo trimestre e il Pmi manifatturiero ufficiale è rimasto al di sopra di quota 50 da marzo. Gli utili delle industrie cinesi sono poi tornati positivi alla fine di ottobre grazie alla resilienza della domanda estera e alle misure di stimolo di Pechino. Il Pmi verrà pubblicato lunedì.

La Cina dovrebbe essere l’unica tra le grandi economie mondiali a chiudere il 2020 con un Pil in crescita intorno al 2%. Domata la pandemia di coronavirus, Pechino ha chiuso il terzo trimestre con un Pil in rialzo del 4,9% su anno, mentre la produzione industriale è salita a ottobre del 6,9%. Numeri incoraggianti, che hanno spinto gli analisti di Union Bancaire Privée, una delle principali private bank della confederazione, a “rivedere al rialzo le stime sul pil per il 2021 all'8%”, segnala Carlos Casanova, senior economist Asia della società svizzera. In questa cornice, la Cina ha rivelato i punti chiave del suo 14° Piano quinquennale e gli obiettivi a lungo termine al 2035. (riproduzione riservata)



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