Il PMI manifatturiero elaborato da Caixin è sceso a 49,5 a ottobre 2023, da 50,6 di settembre, mancando le previsioni di mercato di 50,8. Si è trattato della prima contrazione dell’attività industriale da luglio, nel contesto di un rinnovato calo della produzione, mentre la ripresa economica rimane fragile. Inoltre, le vendite verso l’estero sono diminuite per il quarto mese, mentre la fiducia ha toccato il minimo degli ultimi 13 mesi.
La produzione di ottobre è cresciuta a un ritmo più debole rispetto al mese precedente, andamento che i produttori hanno attribuito alla debolezza delle condizioni economiche globali e ai prezzi elevati che hanno frenato le vendite.
La domanda da parte dei clienti si è attenuata sia in Cina che all'estero, spingendo i produttori di beni del Paese asiatico a ridurre gli acquisti di nuove scorte. Le aziende hanno utilizzato maggiormente le loro scorte attuali, in parte per compensare i costi. Nel frattempo, i livelli occupazionali sono diminuiti per il secondo mese consecutivo, con il tasso di riduzione dei posti di lavoro più rapido da maggio.
Nonostante la debolezza della domanda, l'inflazione dei costi di produzione ha accelerato fino a raggiungere un massimo da nove mesi. L'ottimismo delle imprese ha continuato a diminuire, con l'indicatore corrispondente che ha toccato il minimo da settembre dello scorso anno, pur rimanendo in territorio espansivo. "Gli intervistati si sono detti preoccupati per le prospettive economiche globali del prossimo anno", puntualizza Wang Zhe, economista senior del Caixin Insight Group. (riproduzione riservata)