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Politica

Cina, l'economia stenta anche in agosto, sale però la produzione

L'indice Pmi manifatturiero è salito a 49,7 punti ad agosto rispetto ai 49,3 di luglio, confermando le previsioni degli economisti (49,5 punti), ma restano deboli gli indicatori dei livelli di occupazione. Pechino ammette che la ripresa sarà tortuosa e che la domanda interna, leggi consumi, è insufficiente


31/08/2023 12:41

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale

L'attività economica della Cina ha mostrato solo un modesto miglioramento nel mese di agosto, come ha registrato l'indice Pmi manifatturiero che è salito a 49,7 punti ad agosto rispetto ai 49,3 di luglio, confermando le previsioni degli economisti (49,5 punti). Resta il fatto che un indice inferiore a 50 indica ancora rallentamento. I segnali sull'andamento della congiuntura restano dunque contrastanti.

Il miglioramento rispetto a luglio è stato effetto dei livelli di produzione in crescita per il terzo mese consecutivo, e a un ritmo accelerato, mentre i nuovi ordini hanno recuperato dopo essersi contratti per quattro mesi successivi. Però gli indicatori dell'occupazione hanno continuato a diminuire e a un ritmo più rapido ad agosto rispetto a luglio. Nel frattempo, sono peggiorate anche le pressioni inflazionistiche, con un aumento dei prezzi di acquisto delle principali materie prime al ritmo più sostenuto da oltre un anno. Questo ha spinto i produttori ad aumentare i prezzi applicati ai clienti per la prima volta in sei mesi.

L'incremento del settore manifatturiero è stato generalizzato a tutte le componenti ad eccezione di quella dell'occupazione, che ha registrato un lieve calo, spiegano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. «I maggiori aumenti hanno riguardato la componente dei prezzi di acquisto, salita di oltre 4 punti a 56,5, un massimo da maggio 2022, le importazioni, le scorte di materie prime e la produzione», sottolineano gli economisti, aggiungendo che «i nuovi ordini totali sono saliti portandosi poco sopra 50 per la prima volta da marzo, mentre quelli esteri, a 46,7, rimangono ampiamente in territorio recessivo». Per gli economisti la scomposizione per tipologia di imprese indica una moderata espansione dell'attività nelle grandi imprese e solo una diminuzione del ritmo di contrazione tra le medie e piccole.

Una notizia positiva è che ad agosto il settore terziario si è espanso per l'ottavo mese consecutivo, ma il livello di crescita è stato il più debole da sette mesi, poichè la domanda è rimasta fiacca. Nel dettaglio il Pmi non manifatturiero, che misura l'attività nel settore dei servizi e delle costruzioni del Paese, è sceso ulteriormente a 51 punti ad agosto dai 51,5 a luglio, secondo i dati forniti dall'Ufficio nazionale di statistica. I nuovi ordini sono diminuiti per il quarto mese, mentre il personale è calato per il sesto mese.

La domanda di servizi cinesi all'estero si è nuovamente contratta ad agosto. Sono poi tornate le pressioni inflazionistiche, con un aumento dei prezzi dei fattori produttivi al ritmo più elevato da oltre un anno. I fornitori di servizi in Cina non sono però riusciti a trasferire i costi ai clienti a causa della debolezza della domanda e i prezzi di vendita sono rimasti invariati ad agosto.

Il dato è stato spinto al ribasso dal calo del Pmi servizi, che è passato a 50,5 punti ad agosto dai 51,5 del mese precedente, sui minimi da inizio anno, accompagnato da un'ulteriore contrazione dei nuovi ordini, da un calo delle aspettative e da un aumento dei prezzi di acquisto, spiegano gli economisti di Intesa Sanpaolo.

Il Pmi delle costruzioni è invece salito a 53,8 punti ad agosto dai 51,2 di luglio, ma è rimasto al di sotto della media del secondo trimestre a 59,3. «Il ritmo di contrazione degli ordini è diminuito mentre aspettative e occupazione sono scese», aggiungono gli economisti. Infine, il Pmi composito è salito solo marginalmente, a 51,3 punti ad agosto dai 51,1 di luglio, rimanendo ben al di sotto dei livelli pre-pandemici, a 53,1 in media nel 2019. 

Pechino riconosce che la ripresa cinese sarà "tortuosa" e gravata da una domanda "insufficiente", afferma Pantheon consulting. "Prevediamo ulteriori stimoli per sostenere l'economia in rallentamento, ma le politiche saranno mirate e di natura limitata, poichè il governo cinese mira a promuovere uno sviluppo di alta qualità questa volta». (riproduzione riservata)


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