La diffusione della pandemia di Covid-19 in Italia spinge la Cina a misure di contenimento. L'ambasciata cinese a Roma ha comunicato la sospensione temporanea dell’ingresso nella Repubblica popolare per i cittadini residenti in Italia in possesso di visti e di permessi di soggorno cinesi per motivo di lavoro, affari privati e ricongiungimenti familiari. Né l'ambasciata né i consolati provvederanno più i servizi di vidimazione della Dichiarazione dello Stato di Salute dei dichiaranti
La sospensione non si applica ai titolari dei visti diplomatici, di servizio, di cortesia, di tipologia “C” e dei visti rilasciati dal 3 novembre 2020 in poi. I cittadini stranieri che devono recarsi in Cina per estrema necessità urgente possono richiedere i visti all’Ambasciata e Consolati Generali della Cina in Italia.
"Si prega di comprendere che la sospensione sia misura temporanea che la parte cinese è costretta ad adottare senza una soluzione alternativa per l’attuale diffusione del Covid-19", spiega la rappresentanza diplomatica, "La parte cinese aggiusterà le misure in tempo in relazione al mutamento delle circostanze su Covid-19, ogni modifica delle misure sarà comunicata ufficialmente con i prossimi avvisi".
In giornata, Pechino ha annunciato anche il divieto di ingresso per gli stanieri in arrivo dal Regno Unito e dal Belgio. Secondo una nota dell'ambasciata di Cina a Londra, il governo ha "deciso di sospendere temporaneamente gli ingressi dei cittadini non cinesi nel Regno Unito", anche se hanno un visto che permette di soggiornare in Cina, si tratta di "una misura temporanea legata all'attuale situazione del Covid-19". Annuncio simile dell'ambasciata cinese in Belgio.
Soltanto cinque giorni fa Pechino aveva deciso per viaggiare dall'Italia alla Repubblica popolare l'obbligo, dal 4 novembre, di avere un test sierologico. (riproduzione riservata)