MENU
Politica

Huang in testa alla classifica dei miliardari cinesi grazie a Temu

Il fondatore di Temu, la piattaforma di e-commerce per prodotti low cost spediti direttamente dalla Cina in tutto il mondo, ha scalzato dal primato il re delle acque minerali, Zhong Shanshan, grazie a un patrimonio di 48,6 miliardi di dollari. La sua carriera di imprenditore, genio della matematica


09/08/2024 12:06

di Emanuele Bonora - Class Editori

desktop
Colin Huang

Il suo nome è pressoché sconosciuto a chi non vive in Cina. Ma, in realtà, è uno degli imprenditori che sarebbe da tenere più sotto d’occhio. Con un patrimonio di 48,6 miliardi di dollari, Colin Huang, il fondatore dell’app di shopping Temu, a 44 anni è diventato il più ricco della Cina, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Scalzando dalla classifica Zhong Shanshan, il re dell'acqua in bottiglia. 

La storia di Huang, ricostruita dal media statunitense, è quella di un prodigio della matematica, che ha trovato nell'informatica la sua realizzazione.  
Huang è nato nel 1980 a Hangzhou, in una famiglia di operai. Durante gli anni scolastici, ha partecipato e vinto una medaglia in una Olimpiade di Matematica, dimostrando un talento innato per questa materia. Questo evento ha segnato l'inizio del suo cammino verso una vita di successo.

Il premio dell'Olimpiade consisteva in una borsa di studio per una prestigiosa scuola nella provincia di Zhejiang. In questa scuola, Huang ha avuto l'opportunità di conoscere molti studenti di élite, e addirittura è stato presentato alla figlia del direttore della scuola, che studiava nella sua stessa classe. Questo lo ha aiutato molto a costruire fiducia in se stesso, diventando così più sicuro nel rapportarsi con gli studenti più brillanti della scuola.

Appena terminata la scuola, è stato selezionato per studiare alla prestigiosa Università dello Zhejiang, dove ha conseguito una laurea in informatica. Nel suo primo anno, è stato anche scelto per far parte della Melton Foundation. Durante il periodo universitario, ha iniziato uno stage presso Microsoft a Pechino, con uno stipendio di 6000 yuan.

Huang ha ammesso, in un'intervista, che lo stipendio ricevuto per lo stage era già superiore al salario combinato dei suoi genitori. Dopo aver completato gli studi nel 2004, ha ricevuto lettere di offerta da tre grandi aziende: Microsoft, IBM e Oracle. Rifiutando tutte e tre le offerte, ha deciso di lavorare con Google, che aveva appena lanciatol'Ipo quello stesso anno, come ingegnere.

Tre anni dopo, nel 2007, si è dimesso, stufodi dover volare avanti e indietro dagli Stati Uniti alla Cina per risolvere anche le questioni più insignificanti. Nel frattempo, aveva guadagnato una somma considerevole e ha deciso di lasciare il lavoro. Tornato in Cina, ha avviato la sua prima impresa, un sito di e-commerce chiamato Ouku. Il sito è diventato popolare rapidamente e, dopo tre anni, nel 2010, Huang lo ha venduto. Dopo Ouku, ha fondato Leqi, un altro sito web, e poi Xunmeng, uno studio di videogiochi.

Tutte e tre le imprese gli hanno fruttato abbastanza da permettergli di avviare un'altra iniziativa, Pinduoduo, che è anche l'impresa di maggior successo del serial entrepreneur Huang. Nel 2018, la società ha registrato più di 200 milioni di utenti. Nel luglio 2018, la società è stata quotata in borsa al NASDAQ con un' Ipo da 1,6 miliardi di dollari, diventando la più grande Ipo del 2018.

Pinduoduo è una delle aziende più giovani che sta dando filo da torcere a colossi del settore come JD.com e Alibaba, attivi da oltre un decennio. E' la terza più grande azienda di e-commerce in Cina per volume di vendite. In pratica, la mamma di Temu, la piattaforma di e-commerce nata nel 2022 e di proprietà della Pdd Holdings Inc. Temu ha conquistato il mercato di tutto il mondo, per i suoi prodotti low cost spediti direttamente dalla Cina. Un successo che ha consentito a Huang di scalare la classifica dei ricchi asiatici scalzando, con il suo patrimonio di 48,6 miliardi di dollari, il re dell'acqua in bottiglia, Zhong Shanshan, al primo posto dal 2021. Nonostante il successo di Temu, non mancano polemiche intorno all’app. Ad iniziare dalle condizioni di lavoro dei dipendenti, che sono state oggetto di indagine per gli orari proibitivi, e la qualità dei prodotti venduti. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi