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Politica

Il surplus commerciale cinese a livelli record nel 2022

Nonostante il forte calo nell'ultimo trimestre, il dato annuale spinge il flusso di esportazioni a 3.590 miliardi di dollari, il 7% in più del 2021. Le importazioni nell'anno sono cresciute solo dell'1%. Le previsioni degli economisti sull'andamento dei flussi nel 2023


13/01/2023 15:56

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale

La forte riduzione delle esportazioni nel terzo trimestre, -9%, il dato peggiore dal 2020, non è bastato a compromettere il risultato annuale (2022) per i flussi di export dalla Cina che hanno segnato un nuovo record, a 3.590 miliardi di dollari, il 7% in più del 2021.

Di conseguenza il surplus commerciale della Cina ha raggiunto un livello record nel 2022, perché le importazioni sono aumentate solo dell'1,1%. Il surplus commerciale annuale è stato di di 877,6 miliardi di dollari, superiore al precedente massimo di 676,43 miliardi di dollari del 2021. Infine il commercio estero cinese - esportazioni e importazioni insieme - ha raggiunto quota 6.310 miliardi di dollari.

A dicembre però le esportazioni cinesi sono crollate del 9,9% a livello annuale, registrando il terzo calo consecutivo e la più grande contrazione dal febbraio del 2020, quando il Paese è stato colpito per la prima volta dal virus Covid-19. Il calo delle esportazioni è peggiorato rispetto alla contrazione dell'8,7% di novembre.

Le importazioni invece sono calate del 7,5% il mese scorso dopo il -10,6% di novembre (-9% il consenso degli economisti). L'avanzo commerciale si è attestato a 78 miliardi di dollari a dicembre, al di sopra del livello di novembre e alle aspettative del mercato.

Con molti dei partner commerciali cinesi che rischiano la recessione, la seconda economia mondiale ha dovuto fare i conti con la diminuzione dell'appetito globale per i suoi prodotti negli ultimi mesi, aggravando le sfide per i politici cinesi che stanno già lottando per arrestare una spirale negativa indotta dalle politiche di contrasto al Covid e da un crollo immobiliare prolungato.

Le prospettive commerciali potrebbero essere una delle principali minacce alle ambizioni di crescita della Cina nel 2023, affermano gli economisti di Citi che sono però fiduciosi sulla tenuta dell'offerta delle esportazioni cinesi grazie alla rete commerciale diversificata e al mix di prodotti del Paese.

Anche Zichun Huang, economista di Capital Economics, ha previsto che le esportazioni cinesi si indeboliscano ulteriormente nei prossimi mesi, poichè la domanda estera di beni cinesi è destinata a diminuire. 

L'economista ha sottolineato che il volume delle esportazioni a dicembre ha toccato i minimi da 26 mesi non solo a causa dell'indebolimento della domanda globale di beni cinesi, ma anche delle interruzioni delle reti logistiche e della fornitura di beni causate dalla carenza di manodopera in seguito all'aumento dei contagi dopo la riapertura della Cina.

Capital Economics prevede un miglioramento delle importazioni, poiché la Cina si adatterà rapidamente alla convivenza con il Covid-19 e le interruzioni dovute al virus si attenuano gradualmente. Insieme a un più ampio sostegno politico, il Paese registrerà una forte ripresa della domanda interna, conclude l'economista. (riproduzione riservata)


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