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Politica

In arrivo dazi del 25% sull'import di auto di lusso in Cina

I marchi più colpiti sarebbero Porsche, Ferrari e Aston Martin, che tuttavia hanno maggiori flessibilità sui prezzi. Minore l'impatto su Mercedes e Bmw, secondo gli analisti di Hsbc. La notizia ripresa dai giornali cinesi è di fonte Camera di commercio cinese per l'Europa


22/05/2024 18:31

di Elena Dal Maso - Class Editori

settimanale

La Cina potrebbe imporre dazi fino al 25% sulle auto importate con motori di grandi dimensioni, mentre le tensioni sul fronte commerciale aumentano tra Usa ed Europa da un lato e Pechino dall’altro, accusata quest’ultima di vendere i propri veicoli e batterie elettriche a prezzi di dumping e quindi violando le regole di concorrenza.

La Camera di Commercio Cinese presso l’Ue ha spiegato di aver ricevuto la notizia della potenziale decisione da parte di Pechino da «addetti ai lavori» in una dichiarazione pubblicata sul social X, secondo fonti riprese anche dalla stampa cinese. I dazi colpirebbero le case automobilistiche europee e statunitensi e avrebbero un impatto «significativo» sulle relazioni di Pechino con Bruxelles.

La notizia emerge mentre si avvicina la scadenza per l’indagine della Commissione europea sui sussidi di Pechino nei confronti del mercato dei veicoli elettrici, in forte espansione. L’Ue deve informare gli esportatori cinesi se intende imporre dazi entro il 5 giugno. La settimana scorsa anche la Cina ha fatto trapelare che potrebbe imporre dazi sul vino e sui prodotti lattiero-caseari europei.

La Camera di Commercio nel suo commento fa riferimento ad un'intervista pubblicata martedì dal quotidiano Global Times del Partito Comunista nel quale Liu Bin, a capo del China Automotive Technology & Research Center, chiede un temporaneo aumento dell'aliquota tariffaria sulle auto importate con motori superiori a 2,5 litri. Le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio permetterebbero di fissare un dazio sui veicoli importati fino al 25%, cita Liu. L’esperto spiega che la Cina ha importato 250.000 automobili con motori più grandi 2,5 litri nel 2023, pari a circa il 32% di tutte le auto arrivate dall’estero. 

Secondo gli analisti della banca Hsbc questa decisione impatterebbe principalmente i produttori di auto di lusso come Porsche, Ferrari e Aston Martin, che sarebbero quindi i più esposti ma anche quelli dotati di maggior potere di decisione sui prezzi. Tra queste società, Porsche ha l'esposizione maggiore, al 21%, e Ferrari la più bassa (9%).

Tra le case automobilistiche tedesche, continuano gli analisti, Mercedes importa circa 150.000 unità all'anno in Cina, il che significa che circa il 18% delle sue vendite è connessa alle importazioni cinesi. Per Bmw la cifra è meno elevata, 113.000 unità, mentre per il gruppo Volkswagen (esclusa Porsche) l'esposizione scende al 2,5%. «In genere, le auto di cilindrata elevata e più potenti sono anche quelle più redditizie. La redditività delle importazioni dalla Cina, pari a circa la metà della media, è ben superiore alla redditività del gruppo, pari a circa il 10% per i marchi premium. La domanda è in che misura le case automobilistiche possano trasferire le tariffe più elevate ai clienti, considerando che tutte saranno colpite dalla nuova struttura tariffaria», conclude Hsbc. (riproduzione riservata)


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