Il Pmi manifatturiero ufficiale della Cina si è portato ai massimi degli ultimi tre anni. A novembre si è alzato a 52,1 da 51,4 del mese prima, battendo le aspettative del mercato di 51,5 a indicare che l'economia ha continuato a riprendersi dopo che il governo ha revocato il lockdown e aumentato gli investimenti. Produzione, nuovi ordini e vendite per l'esportazione sono saliti a ritmi più rapidi. Nel frattempo, il sentiment delle imprese si è rafforzato.
La Banca popolare cinese ha iniettato nel frattempo 200 miliardi di yuan in prestiti di un anno alle istituzioni finanziarie, mantenendo il tasso invariato al 2,95%. Il sentiment del mercato, quantomeno a Shanghai, è migliorato grazie anche alla notizia che Tesla ha ottenuto il permesso di iniziare a vendere il suo Suv Model Y fabbricato a Shanghai.
Zhu Chaoping, strategist del mercato globale di Jp Morgan Asset Management, vede spazio affinché la forza manifatturiera della Cina continui nei prossimi mesi, con gli indicatori che suggeriscono che le scorte si stanno esaurendo. Zhu è stato anche incoraggiato da un piccolo aumento nel sottoindice dell'occupazione del Pmi manifatturiero, che indica che le fabbriche assumono piu' dipendenti per stare al passo con la domanda.
Con il coronavirus che rimane ampiamente sotto controllo all'interno dei confini cinesi, la vita sta tornando alla normalita', il che ha aiutato i servizi a mettersi al passo.
"Molti ristoranti sono già pieni e con lunghe file alla porta. Le persone consumano e le fabbriche sono gia' al massimo delle loro capacita'", ha affermato Zhu. Il motivo èche "vediamo che la pandemia è sotto controllo".
Guardando ai sottoindici, quello della produzione è aumentato a 54,7 da 53,9. Il totale dei nuovi ordini si è attestato a 53,9 dopo essere rimasto invariato per due mesi a 52,8. Il sottoindice dei nuovi ordini di esportazione è salito a 51,5 a novembre da 51,0, attestandosi sopra la soglia di 50 per il terzo mese consecutivo.
Intanto il Giappone ha ripristinato i viaggi d'affari con la Cina, consentendo a chi si reca nel Paese di evitare la quarantena di 14 giorni all'arrivo, a condizione che soddisfi determinate condizioni, tra cui un risultato negativo al test per il coronavirus. La Repubblica popolare è il quarto Paese con cui il Giappone ha stipulato un simile accordo, dopo le intese con Singapore, Corea del Sud e Vietnam. (riproduzione riservata)