Su richiesta delle autorità croate, i ministri delle Finanze degli Stati membri dell'area euro, il presidente della Banca centrale europea, i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali di Danimarca e Croazia hanno deciso, di comune accordo, di includere la kuna croata nel meccanismo dei tassi di cambio (Erm II). La Commissione e' stata coinvolta e il comitato economico e finanziario è stato consultato.
Il Governo croato, nell'ottobre 2017, ha presentato un piano per aderire alla moneta unica europea che prevede l'ingresso della Croazia nel sistema degli Accordi europei di cambio (Erm II) entro il 2020, come presupposto della piena adozione dell'euro in un secondo momento. Il tasso centrale e' stato fissato a 1 euro per 7,53450 kuna, con banda di oscillazione del piu' o meno 15%.
L'accordo sulla partecipazione della kuna all'Erm II si basa, tra l'altro, sull'impegno della Croazia ad aderire contemporaneamente all'Unione bancaria e all'Erm II e sul completamento da parte delle autorita' croate di una serie di misure descritte nella loro lettera di intenti del 4 Luglio 2019, che sono estremamente rilevanti per una partecipazione regolare all'Erm II.
Queste misure riguardano i seguenti sei settori: vigilanza bancaria, quadro macroprudenziale, quadro antiriciclaggio, raccolta, produzione e diffusione di statistiche, governance del settore pubblico e riduzione degli oneri finanziari e amministrativi per l'economia.
La Banca centrale europea ha anche annunciato l'istituzione di una stretta collaborazione con la Hrvatska narodna banka (Banca nazionale croata). Tra l'altro nel paese una della banche principali la Zagrebacka banka fa parte del gruppo Unicredit.
L'accordo sulla partecipazione della kuna all'Erm II è, inoltre, accompagnato da un fermo impegno delle autorita' croate a perseguire politiche economiche sane con l'obiettivo di preservare la stabilita' economica e finanziaria e raggiungere un elevato grado di convergenza economica sostenibile. Le autorita' croate si sono impegnate ad attuare misure politiche specifiche relative al quadro antiriciclaggio, al contesto imprenditoriale, alle imprese statali e al quadro fallimentare.
Le autorita', insieme agli organi responsabili dell'Unione europea, seguiranno da vicino gli sviluppi delle politiche macroeconomiche e l'attuazione di tali misure nei quadri appropriati.
A fare il suo ingresso nell'Erm II non e' solo la kuna, ma anche il lev bulgaro, il cui tasso centrale e' stato fissato a 1 euro per 1,95583 lev, sempre con banda del 15%. (riproduzione riservata)