Da un sondaggio post-elettorale della Camera di commercio statunitense a Shanghai è emerso che aziende statunitensi sono più ottimiste sul fare affari in Cina sotto il presidente eletto Joe Biden puntando sul fatto che le relazioni bilaterali saranno più stabili rispetto agli ultimi quattro anni.
Tuttavia, più della meta' delle 120 aziende intervistate ha dichiarato di non avere intenzione di aumentare gli investimenti in Cina e un terzo si è detta preoccupata per la salute e la sicurezza personale dei propri dipendenti nel Paese, indicando che le aziende necessitano di maggiori rassicurazioni dalle autorità cinesi prima di impegnarsi a investire di più.
Una guerra commerciale di due anni e una corsa per dominare le tecnologie all'avanguardia tra le due maggiori economie mondiali sotto il presidente Donald Trump ha lasciato le aziende americane in Cina più incerte sul loro futuro. Ad agosto, l'ordine dell'amministrazione Trump di vietare WeChat, la popolare app di messaggistica cinese di Tencent Holdings, ha provocato una forte reazione da parte delle grandi multinazionali con sede negli Stati Uniti, che si sono rivolte privatamente alla Casa Bianca per esprimere le loro preoccupazioni.
Il sondaggio di Amcham pubblicato oggi è uno dei primi sondaggi d'opinione, da quando Biden è stato scelto come prossimo presidente all'inizio di questo mese, che misura come le aziende americane in Cina si sono sentite riguardo al cambio di leadership.
Nel sondaggio, più del 60% delle aziende ha dichiarato di essere "più ottimista" o "molto più ottimista" sull'operare in Cina con un'amministrazione Biden. Solo due imprese, ovvero meno del 2%, si sono dichiarate più pessimiste.
Circa tre aziende su 10 hanno ritenuto che le tensioni commerciali tra le due Nazioni si sarebbero allentate entro un anno, un aumento rispetto a circa il 14% degli intervistati in un sondaggio simile dell'estate.
"Le aziende stanno segnalando che un'amministrazione Biden porteraà maggiore stabilita' alle relazioni Usa-Cina", ha detto Ker Gibbs, presidente di Amcham Shanghai, aggiungendo che "questo sara' positivo dopo diversi anni in cui le aziende americane hanno dovuto affrontare incertezze e politiche a volte irregolari".
La Camera di commercio statunitense a Shanghai, che conta aziende come Coca-Cola e JP Morgan Chase & Co. tra i suoi oltre 1.300 membri, ha intervistato le societa' tra l'11 e il 15 novembre.
Una delle decisioni piu' importanti che deve affrontare l'amministrazione Biden è se eliminare gradualmente i dazi statunitensi su circa 370 miliardi di dollari di importazioni cinesi negli Stati Uniti. La Cina ha a sua volta imposto dazi su circa 110 miliardi di dollari di merci statunitensi spedite in Cina. Nel sondaggio, più della meta' degli intervistati non si aspetta un aumento delle tariffe, mentre circa un quarto prevede un allentamento delle restrizioni commerciali.
Un terzo dei dirigenti aziendali è piuttosto o molto preoccupato per la salute e la sicurezza personale dei propri dipendenti in Cina, a causa di "divieti di uscita, detenzione o altre restrizioni", secondo il sondaggio. La Camera di commercio ha affermato che i funzionari cinesi potrebbero aver bisogno di rassicurare ulteriormente le imprese statunitensi per continuare ad attrarre investimenti. (riproduzione riservata)