Telefonata tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il capo di Stato cinese Xi Jinping per celebrare il 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi
Nel corso della conversazione, che il Quirinale ha definito "cordiale e proficua", si è sottolineato l'ottimo stato dei rapporti tra Roma e Pechino, alimentati da un’ampia e variegata collaborazione, tanto al livello bilaterale quanto nell’ambito multilaterale.
La telefonata ha toccato diversi punti della cooperazione bilaterale, a partire dalla lotta contro la diffusione della pandemia da Sars Cov2. Il presidente Xi ha quindi illustrato le linee guida del prossimo piano quinquennale, approvate la scorsa settimana dal Plenum del comitato centrale del Partito comunista. Una visione al 2035 che punta sull'innovazione, in particolare sulla ricerca nella tecnologia dell'Intelligenza artificiale e dei computer quantistici.
Entro i prossimi 15 anni la leadeship cinese intende portare i livelli di produzione pro capite del Paese asiatico su quelli medi delle economie sviluppate. La conversazione è servita inoltre a ribadire l'apertura di Pechino verso le imprese straniere. Tra gli obiettivi del piano ci sono infatti, tra gli altri punti, un'ulteriore revisione della lista negativa degli investimenti stranieri e una nuova liberalizzazione del settore dei servizi. inoltre, il “Catalogo cinese delle tecnologie che non possono essere importate o che sono soggette a restrizioni all’importazione” sarà sfoltito.
Secondo quanto riferito dalla stampa cinese, Xi si è anche concentrato sullo sviluppo delle relazioni con l'Unione europea, con la quale si lavora per chiudere quanto prima, forse già entro l'anno, un trattato bilaterale sugli investimenti. L'Italia, in questo contesto è pronta a fare la propria parte per avvicinare le posizioni cinesi a quelle di Bruxelles. Si guarda inoltre al prossimo anno e alla presidenza italiana del G20, con l'impegno a lavorare assieme per rafforzare il multilateralismo.
Su quest'ultimo punto, in occasione del convegno Belt and Road Initiative organizzato da Class Editori assieme alla Xinhua aveva fornito qualche dettaglio aggiuntivo l'ambasciatore italiano a Pechino, Luca Ferrari. "Vogliamo fare in modo che il 2021 diventi anno rilancio. Abbiamo il vantaggio della presidenza del G20. I temi sul tavolo, ambiente, clima, energia, sicurezza alimentare sono cari anche a Pechino. A fine ottobre 2021 sarà quindi il momento per vedere dove siamo arrivati nella fase post Covid”. L’anno della svolta dovrà però essere il 2022. Sarà l’anno del turismo Italia-Cina e delle Olimpiadi invernali di Pechino. Ci sarà un passaggio di consegne con Milano-Cortina, che ospiteranno i Giochi nel 2026. “Sarà l’anno della ripresa del turismo”, aveva auspicato Ferrari
E di Olimpiadi si è parlato anche nel colloquio tra Mattarella e Xi, così come di sfide globali in particolare sulla governance internazionale. (riproduzione riservata)