Si è aperto a Pechino un incontro di centinaia di membri dell'élite politica cinese, che dovrebbe consolidare ulteriormente il potere del presidente Xi Jinping. Il leader, secondo gli analisti, dovrebbe proporre le basi di quella che nel gergo della politica cinese è definita "risoluzione storica", e sarebbe solo la terza volta nella secolare storia del Partito Comunista Cinese.
L'incontro a porte chiuse di quattro giorni del comitato centrale del Partito comunista cinese, noto come il sesto plenum, dovrebbe produrre una risoluzione sulla storia del partito, che secondo gli analisti influenzerà la politica interna e la società per i decenni a venire.
Xi ha aperto il plenum lunedì con "spiegazioni su una bozza di risoluzione sui principali risultati e sull'esperienza storica" del partito nei suoi 100 anni di storia, secondo l'agenzia di stampa statale Xinhua.
La risoluzione storica sarà solo la terza dalla fondazione del partito, sulle orme di Mao Zedong, che nel 1945 enunciava gli obiettivi del partito proponendosi come unico vero leader, e Deng Xiaoping, la cui risoluzione del 1981 condannava i fallimenti del governo di Mao.
"La risoluzione del 1945 ha affermato la leadership di Mao nel PCC, e la risoluzione del 1981 riguardava il voltare una nuova pagina dopo il caos distruttivo decennale della Rivoluzione Culturale creata da Mao", ha affermato Dali Yang, un esperto di Cina presso l'Università di Chicago. "La risoluzione di quest'anno sarà da qualche parte nel mezzo: il passato del partito e il futuro di Xi".
La risoluzione determinerà come deve essere insegnata e descritta la storia cinese e definirà un contesto di riferimenti in cui l'autorità di Xi e le sue politiche saranno viste come successi. Il documento arriva nel centenario della fondazione del PCC e in un momento critico per la futura leadership di Xi. Gli analisti dicono che Xi spera di cementare il suo posto nella storia come leader cinese epocale insieme a Mao e Deng.
Il sesto plenum è l'ultimo grande incontro del ciclo politico quinquennale della Cina e pone le basi per il Congresso del partito del prossimo anno, dove si prevede che Xi cercherà un terzo mandato straordinario come leader del PCC dopo aver precedentemente abolito i limiti di mandato.
L'ordine del giorno dell'incontro è top secret, con un comunicato di discussioni e risoluzioni diffuso al termine. Al plenum del 2016, il PCC ha conferito a Xi il titolo di leader "chiave", mettendolo alla pari con Mao e Deng, ma sottolineando anche l'importanza della leadership collettiva.
A luglio, Xi ha affermato che il suo partito ha raggiunto il suo primo obiettivo centenario, quello di costruire una società moderatamente prospera per tutti e di sradicare la povertà estrema. Ha anche promesso l'"unificazione" con Taiwan come parte inevitabile e cruciale del "ringiovanimento nazionale" della Cina. Xi ha anche condotto vaste iniziative anti-corruzione che hanno eliminato molti nemici politici, represso i gruppi di minoranza, presentato la sua teoria politica - "Il pensiero di Xi Jinping" - agli studenti delle scuole e guidato una politica estera sempre più espansionistica.
In vista dell'incontro di questa settimana, l'agenzia Xinhua ha esaltato la figura del leader, evidenziandone il ruolo fondamentale in molti aspetti del successo della Cina. "Xi Jinping visita spesso fattorie, case di contadini... e ispeziona persino porcilaie e servizi igienici per ottenere informazioni di prima mano sul sostentamento delle persone", si legge in un tweet dell'agenzia. "Il presidente Xi attribuisce grande importanza alla coltivazione della moralità e dell'etica in tutta la società" ha scritto ancora l'agenzia ufficiale del governo. (riproduzione riservata)