Troppe domande. Con questa motivazione il comitato Agevolazioni di Simest ha deciso lo stop a nuove richieste per accedere ai finanziamenti agevolati e ai cofinanziamenti a fondo perduto. Le richieste hanno ormai superato le risorse disponibili. Dal primo gennaio 2020, spiega una nota, sono arrivate 12.600 domande per complessivi 3,9 miliardi di euro. Per fare un paragone, lo scorso anno le operazioni finanziate sono state 870, pari a circa 290 milioni di euro
Le richieste arrivate entro le ore 14 di oggi (mercoledì 21 ottobre) e non ancora oggetto di delibera verranno esaminate nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo e nella misura consentita dai fondi disponibili. Il governo sta valutando il rifinanziamento del fondo che la società gestisce per conto del ministero degli Esteri. Nel documento programmatico di Bilancio, il sostegno all'internazionalizzazione rientra tra i circa 5 miliardi previsti nel 2021 per aiutare le imprese a rilanciarsi dopo i danni causati dalla pandemia.
A metà settembre Simest, la società del gruppo Cdp, presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Mauro Alfonso, aveva annunciato che i il 50% dei finanziamenti all'internazionalizzazione sarebbe stata a fondo perduto. La nuova agevolazione era stata resa possibile dal via libera ottenuto dalla Commissione europea, che estendeva temporalmente questo vantaggio fino alla fine del 2020, con un limite di 800 mila euro complessivi di componente di aiuto.
La misura del fondo perduto al 50% è stata solo l'ultimo step di un progressivo potenziamento dello strumento Finanziamenti per l'internazionalizzazione, che ha preso il via nel culmine della pandemia da Covid-19 e che ha previsto un ampliamento senza precedenti degli strumenti Simest sia in termini di risorse, sia di raggio d'azione. (riproduzione riservata)