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Politica

Tra fuochi, viaggi, cene, la Cina ha inaugurato l'anno del Drago

La festa del capodanno lunare è stata all'insegna di un'effervescenza che mascherava le incertezze del presente, soprattutto sul fronte economico. Con l'auspicio che l'anno appena iniziato, sotto il segno della fortuna, sinonimo del Drago, porti a tutti soprattutto più soldi


12/02/2024 11:16

di Marco Leporati*

settimanale

In una Cina compressa  da un lato dagli obiettivi del pil per l’anno del Drago e dall’altro dall’ormai accertata deflazione, il Capodanno lunare del 9 febbraio ha rappresentato il lancio del cuore oltre l’ostacolo. Infatti, era dal 2019, anno effervescente prima dell’angustiata pandemia, che non si vedeva una reazione così massiccia alle pene quotidiane immerse in corali lanterne rosse pregnanti di luce.

Un primo elemento che colpisce è stato l’abnorme quantità di fuochi d’artificio sparati dal tardo pomeriggio sino alle prime ore del nuovo anno quasi a sfidare la luna piena nella simbologia del calendario lunare: sugli smartphones il segnale del livello dell’inquinamento atmosferico ha raggiunto il colore nero (massima allerta) per l’aria da respirare.

E poi le celebrazioni di riunioni familiari nelle case ma soprattutto nei ristoranti con un enorme varietà di piatti di tradizione delle otto cucine regionali cinesi arricchite nelle location più upper class da piatti rimaneggiati in veste fine dining.

Su ogni tavola doveva dominare la quantità sinonimo di abbondanza; questa kermesse gastronomica è stata un volano che ha ricordato i tempi felici dei diversi turni per le rotazioni dei tavoli in ogni tipo di locale di ristorazione. Moltissimi ristoranti accettavano prenotazioni dalle quattro del pomeriggio con turni più o meno di un’ora: i primi con anziani in nome della pietas filiale a seguire giovani famiglie e gruppi di amici. Secondo la piattaforma online specializzata nel retail Meituan Dianping le prenotazioni di tavoli al ristorante sono aumentate rispetto alla settimana precedente del 70%.

La riunione familiare è la principale ragione del riavvicinamento delle persone specialmente quelle dei migranti (il numero di questa categoria ha raggiunto i 297 milioni) che si vedono solamente una volta all’anno; molti di loro hanno lasciato nei villaggi moglie e figli.

Inoltre anche gli appartenenti alla classe media non sono tutti originari delle città nelle quali hanno trovato lavoro e famiglia: anche per loro gli spostamenti sono diventati occasione di rientro ed incontro nel proprio ambiente familiare. Nonostante le condizioni metereologiche in alcune aree della Cina con persistenti nevicate e strade gelate, nella sola giornata di venerdi sono stati registrati 190 milioni di viaggi, rispetto all’anno precedente +17% per l’aereo e +23% per il treno, per un totale di qualche miliardo di viaggi.

Il momento topico è stata la cena accomunata da piatti tradizionali come auspicio per un buon anno del Drago che è sinonimo di fortuna, con la sua energia vitale  bilanciata dall’elemento del legno caratteristico di creatività, educazione e crescita positiva. I dumpling o ravioli cinesi nelle diverse versioni a secondo delle province sono uno dei piatti predominanti così come gli gnocchi di riso, il pesce ed anche i dolci di riso glutinoso ( Yuanxiao nel nord e Tangyuan nel sud) con ripieni diversi: sesamo nero, fagioli rossi, pasta di giuggiole.

A inizio della cena un momento tradizionalmente importante  è lo scambio dell’ Hongbao ( Red envelope ) contenente del danaro augurio di prosperità. Le buste sono caratterizzate dal colore rosso o color oro di diversa dimensione con ideogrammi di diverso tipo. Oggi con i rapporti digitali queste buste sono state sostituite da buste virtuali in cui  il danaro viene trasferito attraverso Alipay e Wechat.

Se vogliamo stare nella tradizione non possono mancare le caramelle White Rabbit, lanciate a Shanghai nel 1943 dalla ABC Candy Factory e prodotte ancora oggi con successo con varietà di gusti quali il durian, i fagioli rossi e persino il wasabi che si aggiungono al tradizionale gusto latte. Il giorno dopo code chilometriche di cinesi in attesa di entrare nei templi buddisti con una sola richiesta alle divinità: quella di portare più soldi. (riproduzione riservata)

* presidente di Savino del Bene Shanghai Co. Vive e lavora a Shanghai da 30 anni



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