Tra Roma e Pechino sono in corso "contatti molto stretti" per la partecipazione italiana alla Belt and Road Initiative. Un percorso che si inserisce all'interno delle "opportunità mai viste in passato" offerte dall'evolversi dei rapporti bilaterali.
Aprendo i lavori del nono comiato governativo Italia-Cina il Consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha definito "all'avanguardia nelle relazioni sino-europee" il dialogo che si è instaurato con l'Italia. Il rappresentate di Pechino ha quindi auspicato un rafforzamento del partenariato strategico globale.
Wang ha ricordato che sono 105 i paesi e le organizzazioni internazionali ad aver già siglato intese di cooperazione per la partecipazione al maxiprogetto di sviluppo lanciato nel 2013 dal presidente Xi Jinping e che, secondo un recente studio di Euler Hermes ha già portato nei Paesi coinvolti investimenti 460' miliardi di dollari.
Anche l'Italia "vuole prendere parte a Belt and Road in tutti i suoi aspetti", ha ricordato il ministro. In questo senso si era espresso lo scorso novembre il vicepremier e ministro per il Lavoro e lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, auspicando che possa diventare il primo Paese del G7 ad aderire alla Nuova Via della Seta.
Il leader grillino puntava a chiudere la partita già alla fine dello scorso anno. Non è escluso comunque che il tema sia sul tavolo della prossima visita del presidente Xi Jinping , che come sottolineato dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, sarà nella Penisola "nei prossimi mesi".
I due Ministri hanno avuto una lunga riunione di lavoro a Villa Madama, nel corso della quale hanno discusso diversi profili delle relazioni bilaterali, strutturate in un positivo partenariato strategico. In particolare, è stata constatata la crescita dell’interscambio commerciale, che nel 2018 supera del 4,5% l’anno precedente. In espansione anche la collaborazione settoriale, che si estende a svariati ambiti come agro-industria e sicurezza alimentare, salute e sanità animale.
Sono stati inoltre affrontati i temi relativi alla connettività euro-asiatica e dell’accesso ai rispettivi mercati, con piena tutela dei diritti di proprietà intellettuale e delle denominazioni d’origine. Quanto all’agenda internazionale, fa sapere una nota della Farnesina, hanno parlato delle principali tematiche globali: pace e sicurezza, commercio internazionale, cambiamento climatico, contrasto ai traffici illeciti; hanno anche espresso l’impegno di rafforzare la collaborazione in ambito Onu.
Il tavolo, ha commentato il ministro Moavero: "rappresenta un’esemplare occasione di collegamento tra le realtà dei due Paesi. C’è fra noi una dinamica economica e commerciale vivace che si affianca al reciproco interesse nel campo culturale. Possiamo fare meglio e di più e molto dipenderà dall’impegno dei due governi e dall’attivismo delle aziende e degli enti dei due Paesi”.